Davanti all'ambasciata cinese a Roma (ma anche altrove, davanti ai consolati) i manifestanti potrebbero sfilare in fila indiana e deporre ciascuno un pugno di terra.Se fossimo centinaia e centinaia (come un anno e mezzo fa) ne verrebbe una lunga "catena umana" mentre da un microfono potrebbero essere letti testi del Dalai Lama.
La pulizia doppo la manifestazione mi pare un fatto secondario perché scontato, come marciare in fila indiana per non ostacolare il traffico, anche questo mi pare un segno di nonviolenza.