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Di Stefano Rita - 15 ottobre 1996
Notizie ANSA

Italia - Cina:

Dini su rilancio relazioni e Tibet/ANN

(dell'inviato Carlo Rebecchi).

(ANSA)

Shangai, 14 ottobre - L'idea che una missione della Troika dell'Unione europea possa recarsi in Tibet per una valutazione diretta della situazione per quanto riguarda i diritti umani e le libertà è stata sottoposta dal ministro degli esteri Lamberto Dini ai suoi interlocutori cinesi, venerdì scorso a Pechino,. Lo ha detto lo stesso Dini per il quale dai medesimi colloqui è venuta una forte spinta per il rilancio dei contatti a livello di governo sul piano politico e della cooperazione economica. La "Domanda di Italia" da parte della Cina si è anche tradotta in una intesa per favorire un maggiore inserimento delle aziende italiane in Cina, paese, per Dini, protagonista del miracolo economico degli anni 90".

Il capo della diplomazia italiana - che a Pechino ha avuto colloqui che ha definito "molto concreti e non formali" anche con il presidente Jiang Zemin, oltre che con il primo ministro Li Peng e con il ministro degli esteri Qien Qichen - nel far oggi il bilancio della sua missione di 4 giorni in Cina - da stasera è a Hong Kong - ha riferito di avere spiegato, sulla "questione Tibet", ai suoi interlocutori che, "se nel frattempo o come seguito della visita della troika, ci potesse essere qualche progresso identificabile di maggiori libertà civili di diritti umani, questo potrebbe essere preludio alla eliminazione della risoluzione di Ginevra sui diritti umani che è irritante e molto forte" (segue)

14-ott-96 18:07

Italia- Cina: Dini su rilancio relazioni e Tibet / ANN.

(ANSA) - Shangai, 14 ottobre - Il ministro Dini ha precisato di avere pensato alla possibilità di un viaggio della Troika nel Tibet perché questa può entrare "un po' più in dettaglio sulla condizione dei diritti umani". Dini , il quale ha già attirato l'attenzione dei suoi interlocutori a Pechino sulla sensibilità europea, ed in particolare italiana, ai progressi che sono chiesti alla Cina da tutta la comunità internazionale, ha sottolineato che "la sensibilità sulla sensibilità cinese alla questione dei diritti umani non è soltanto italiana". Nel vertice dell'ASEM (i quindici, l'ASEAN, Corea, Giappone e Cina) a Bangkok, i principali responsabili europei, ha ricordato il ministro, avevano concordato sulla necessità di "spingere sulla Cina, per spingerla nella buona direzione, evitando però di provocare la chiusura su se stessa.". La franchezza di Dini sui diritti umani non ha nuociuto ai risultati dei colloqui italo - cinesi, che sono stati estremamente positivi anche sul piano politico e economico. Sul prim

o, Dini e i suoi interlocutori si sono trovati molto vicini sul delicato problema della riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e, più in generale, dello stesso "sistema ONU". Ma un dialogo costruttivo è mosso dalle medesime motivazioni si è svolto anche sui temi della sicurezza in Europa e in Asia, sulle crisi regionali e sul G7. (segue)

14-ott-96 18:08

Italia - Cina: Dini su rilancio relazioni e Tibet/ANN.

(ANSA) - Shangai, 14 ott. - Dini ha indicato che, per quanto riguarda le crisi regionali, si è parlato in particolare dei Balcani e del Medio Oriente, ed a proposito del G7 ha precisato che la Cina, che in qualche modo dovrà essere associata prima o poi alle discussioni sui temi della stabilità politica, si considera un paese in via di sviluppo "e vuole essere considerato tale". Dini ha osservato che effettivamente, nonostante alcuni punti di forte sviluppo, la Cina "rimane un paese arretrato", ammettendo essa stessa che tra 150 e 200 milioni di cinesi (su una popolazione di quasi 1 miliardo e 200 milioni) "vivono sotto i livelli alimentari minimi". Dini, Zemin e Peng hanno concordato della necessità di "contatti diretti" frequenti a livello di governo, e numerose visite sono già previste. Li Peng, che sarà in novembre a Roma per il vertice della FAO, sarà ricevuto dalle autorità italiane al massimo livello. Subito dopo è prevista la visita del ministro per il commercio con l'estero Augusto Fantozzi in Cina,

mentre in Italia verranno poi il ministro degli esteri cinese e il sindaco di Shangai, che ha anche la carica di vice primo ministro. Tutte visite, hanno concordato italiani e cinesi, che saranno un "sostegno forte" alle aziende interessate ad operare in Cina, per le quali Dini ha ribadito l'impegno a "predisporre un strategia integrata e coordinata" (segue)

14-ott-96 18:15

Italia-Cina: Dini sul rilancio relazioni e Tibet/ANN

Shangai, 14 ott -dal punto di vista economico, Dini ha parlato di "rilancio della collaborazione" favorito, dalla ripresa della legge Ossola attraverso il Mediocredito centrale, dalla conferma della disponibilità della SACE ad assicurare gli investimenti e dal superamento del problema PUDONO (investimenti promessi dalla cooperazione per lo sviluppo di questa zona di Shangai e non realizzati) mediante la riapertura della relativa linea di credito di 173 miliardi. Le prospettive più interessanti, ha aggiunto Dini, sono legate per l'Italia alle priorità del nuovo piano quinquennale nei settori dei trasporti (costruzione di un aereo da 100 posti da realizzare in Russia, treni, metropolitane, motocicli, ampliamento della presenza della Fiat), dell'energia (centrali termo e idroelettriche, esplorazione ENI- AGIP nel deserto di Tarim), telecomunicazioni e controllo del traffico aerea. Un risultato concreto è stato raggiunto con le autorità di Shangai, la zona più industrializzata della Cina con l'intesa di creare u

n comitato misto (operatori italiani residenti nell'area coordinato dal console generale e autorità locali responsabili dello sviluppo economico) per facilitare l'arrivo e l'insediamento di piccole e medie imprese. Dini ha anche ottenuto l'impegno ad un maggiore inserimento di costruttori italiani nella realizzazione del gigantesco progetto industriale di Pudong a Shangai.

14-ott-96 18:32

 
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