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Conferenza Partito radicale
Ottoni Sandro - 20 ottobre 1996
TRANSNATIONAL FAX N. 7
Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito Radicale - Numero 7 del 20 OTTOBRE 1996

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* Redazione: Sandro Ottoni, Ilica 8 - 10000 Zagreb (CRO) -

Tel/fax. +385-1-277.959 - e-mail S.Ottoni@agora.stm.it -

WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it

* Impaginazione e distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89 - Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670.

Pubblicato in: albanese, bulgaro, ceco, croato, esperanto, inglese, italiano, francese, polacco, romeno, russo e spagnolo.

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EDIZIONE SPECIALE - TRIBUNALE INTERNAZIONALE:

CITTADINI ANCORA UNO SFORZO!

Cari amici,

" Civilization asks whether law is so laggard as to be utterly helpless to deal with crimes of this magnitude by criminals of this order of importance.

It does not expect that you can make war impossible. It does expect that your juridical action will put the forces of International Law, its precepts, its prohibitonsand, most of all, its sanctions, on the side of peace, so that men and women of good will, in all countries, may have -leave to live by no man's leave, underneath the law."

("Il mondo civile si domanda se la legge sia talmente indolente da risultare del tutto inutile nell'affrontare crimini di questa ampiezza compiuti da criminali di tale fatta.

Non ci si aspetta che Voi possiate rendere la guerra impossibile: ci si attende che la Vostra azione giudiziaria ponga la forza della Diritto Internazionale, i suoi precetti, le sue sanzioni o la maggioranza di esse, dalla parte della pace, in modo tale che uomini e donne di buona volontà, possano vivere liberamente in tutto il mondo senz'altra egida che quella della legge.")

Cosi', cinquant'anni fa, iniziava il suo discorso di apertura al processo di Norimberga Robert H.Jackson rappresentando l'accusa.

Da allora, fino a pochi anni fa, la possibilita' di istituire un Tribunale Internazionale sembrava restare nell'ambito delle piu' nobili

utopie: nessun genocidio, nessun crimine di guerra o contro l'umanita',

era stato capace di smuovere gli Stati e i potenti della terra.

Nel 1989, per iniziativa di un piccolo paese, Trinidad and Tobago, la questione e' stata riproposta all' ONU innescando il meccanismo che ha portato prima all'istituzione dei Tribunali ad hoc sui crimini nella ex Jugoslavia e in Rwanda e poi alla battaglia in corso per la creazione di una corte criminale Internazionale.

Ma e' stata soprattutto l'opinione pubblica mondiale - i cittadini di buon senso e di buona volonta'- che, esercitando una pressione di enorme portata, ha fatto si che l'iniziativa riprendesse vigore. Oggi, mentre è calata l'attenzione dei media per i crimini di massa avvenuti in Bosnia e in Rwanda, questa pressione pubblica sembra venir meno. Proprio ora quando, dopo un grande e fruttuoso lavoro del Comitato preparatorio sul Tribunale istituito dall'ONU, si e' arrivati ad avere un documento propositivo ufficiale che indica, per la prima volta, una scadenza possibile, il 1998, per istituire la Corte.

Per questo, perche' crediamo che mai si sia stati cosi' vicini

al raggiungimento dell'obiettivo, ci rivolgiamo all'opinione pubblica mondiale, ai parlamenti e ai governi degli stati membri dell'ONU, affinche' attraverso di loro sia possibile rilanciare l'urgenza dell'istituzione della prima effettiva giurisdizione internazionale.

Solo cosi'si potranno vincere le resistenze e le opposizioni tuttora esistenti. Solo cosi'la 51esima Sessione dell'ONU, potra' essere capace di adottare una risoluzione, per molti versi rivoluzionaria, che indichi la data per una Conferenza Diplomatica istitutiva del Tribunale Permanente.

In queste ore, mentre proseguono le iniziative presso le istituzioni nazionali e mondiali e la promozione dell'appello ai parlamentari, alle personalità della politica e della cultura, stiamo tentando di reperire i fondi necessari alla pubblicazione di pagine a pagamento su alcuni giornali di rilevanza internazionale.

A pochi giorni dall'inizio della 51. sessione della Nazioni Unite, torniamo ad invitare ciascuno ad una mobilitazione straordinaria, un ultimo sforzo nel tentativo di superare questo, forse, ultimo ostacolo: ogni firma raccolta, ogni quota di iscrizione o contributo versati a sostegno di questa campagna saranno decisivi.

Buon lavoro!

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TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE

I LAVORI PREPARATORI, LE INIZIATIVE DEL PARTITO RADICALE E LA SITUAZIONE ATTUALE (Scheda informativa)

Sin dalla creazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, la Commissione per il Diritto Internazionale (ILC) venne incaricata di codificare i principi giuridici ai quali aveva fatto riferimento il Tribunale di Norimberga. I lavori della ILC sono andati avanti a fasi alterne, ma sono stati presto bloccati dall'insorgere della "guerra fredda" e quindi definitivamente abbandonati per quasi quarant'anni.

Dal 1989, col mutare della situazione politica a livello internazionale e l'affermarsi, grazie all'azione del governo francese, del "diritto" di ingerenza per motivi umanitari, e ancora in seguito ad un'iniziativa specifica di Trinidad e Tobago, sono state riattivate le procedure per giungere all'istituzione di un Tribunale penale internazionale.

Nel 1992, sotto la spinta dei crimini di massa verificatisi nel corso della aggressione alla Croazia, alla Bosnia-Herzegovina ed al Kossovo, e a seguito delle controversie sulle estradizioni in Libano, numerosi Paesi hanno preso posizione a favore della costituzione di una tale Corte internazionale. Conseguentemente le Nazioni Unite hanno investito nuovamente la International Law Commission dell'elaborazione di un Progetto di statuto.

Nel 1993, grazie anche ad una mobilitazione del Partito radicale che ha visto la consegna al Segretario della Nazioni Unite di 25.000 firme di parlamentari, intellettuali e cittadini di tutto il mondo, veniva inoltre istituito il Tribunale per i crimini nella ex-Jugoslavia, segnando così una tappa ulteriore nell'affermazione di una nuova giurisdizione internazionale.

- Dinnanzi a questi nuovi eventi significativi il Partito radicale, sempre nel 1993, ha avviato una campagna per l'indizione di una Conferenza Istitutiva del Tribunale internazionale permanente.

Nel 1994 si sono svolte numerose iniziative radicali presso i Parlamenti nazionali ed europeo e verso i Governi; varie risoluzioni sono state sottoscritte da centinaia di sindaci europei, di parlamentari e di personalità; il Sindaco di Sarajevo, Muhamed Kreseljakovic, membro radicale, ha promosso con lo slogan "Non c'è pace senza giustizia" una marcia a Roma, in occasione della Pasqua cattolica, cui hanno partecipato migliaia di persone e di rappresentanze di varie città europee; l'on. Emma Bonino, allora Segretaria del PR, ottenendo dal Governo italiano la delega di rappresentanza in materia alle NU, ha candidato l'Italia ad ospitare la Conferenza e ne ha rilanciato l'urgenza richiedendo precise scadenze; sono state infine pubblicate pagine sul New York Times (finanziate da una sottoscrizione straordinaria) con un appello per la creazione urgente del Tribunale internazionale. Anche raccogliendo queste istanze, nel novembre dello stesso anno, la 49 sessione delle Nazioni Unite ha affidato ad un Comitato ad h

oc, successivamente denominato "Comitato Preparatorio", la rielaborazione di una bozza di Statuto per il Tribunale internazionale, .

I lavori del Comitato Preparatorio, effettivamente insediatosi nel 1995, hanno consentito sin qui di giungere ad un accordo di massima sulla definizione dei tre crimini fondamentali su cui fondare la competenza del Tribunale, e cioè i crimini contro l'umanità, il genocidio ed i crimini di guerra, riservandosi di definire successivamente le richieste di inserimento di altre categorie di crimini.

Il Comitato preparatorio ha chiuso i lavori della sua ultima sessione il 30 agosto 1996 con una raccomandazione all'Assemblea Generale che chiede da un lato la proroga del mandato del Comitato stesso fino al 1998 e, per la prima volta, la fissazione, nel 1998, della data di convocazione della Conferenza Diplomatica dei Plenipotenziari per l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale.

- Il Partito radicale ed il Comitato "Non c'è pace senza giustizia", ONG nata nel 1994 allo scopo di promuovere campagne internazionali per la rapida istituzione del Tribunale, sono impegnati attualmente in una serie di iniziative di pressione e in una raccolta di firme di parlamentari di tutto il mondo, affinchè la prossima sessione delle Nazioni Unite rinnovi il mandato al Comitato e confermi l'impegno per la convocazione della conferenza istitutiva del Tribunale Internazionale nel 1998.

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COMITATO PREPARATORIO PER L'ISTITUZIONE DI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE - SESSIONE DI AGOSTO 1996- DOCUMENTO FINALE APPROVATO

New York - 31.8.96. - Nel documento conclusivo della sessione di agosto il Comitato preparatorio, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto, raccomanda:

" 1.(...). 2.(...).

3...."che l'Assemblea generale riconfermi il mandato al Comitato Preparatorio assegnandogli le seguenti direttive:

a) di svolgere ulteriormente tre o quattro altri incontri, per un totale di nove settimane, prima della conferenza diplomatica. Di organizzare i propri lavori in modo tale da concludere nell'aprile del 1998 al fine di consentire la più ampia partecipazione degli Stati. I lavori dovrebbero svolgersi nella forma di gruppi open-ended, finalizzati alla negoziazione delle proposte utili a produrre una bozza di testo consolidato di convenzione, da sottoporre alla conferenza diplomatica.

...

b) I temi che devono essere trattati dal Comitato preparatorio sono:

1. Definizione ed elementi dei crimini

2. Principi di giurisprudenza criminale e penale

3. Organizzazione del tribunale

4. Procedure

5. Complementarità e trigger mecahnism

6. Cooperazione tra gli Stati

7. Istituzione del tribunale e relazioni con le NU

8. Clausole finali e finanziamento

4. Il Comitato preparatorio ricorda che l'Assemblea Generale ha deliberato, con la risoluzione 50/46 del 11 dicembre 1995, di decidere nella 51. sessione, alla luce del rapporto del Comitato preparatorio, sulla indizione di una conferenza internazionale plenipotenziaria per determinare e adottare una convenzione di istituzione di un tribunale internazionale, all'interno del calendario e dei lavori della stessa conferenza.

5. Il Comitato preparatorio, sulla base del proprio schema di lavoro, ritiene che sia realistico considerare possibile lo svolgimento della conferenza diplomatica plenipotenziaria nel 1998.

* Alcune delegazioni, avendo espresso riserve sulle conclusioni del Comitato preparatorio, ritengono che tali conclusioni non pregiudicano la posizione degli Stati all'Assemblea Generale. "

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Come si evince anche dalla nota conclusiva del documento, alcuni paesi, tra i quali Cina, Giappone, Cuba, Indonesia, mantengono la loro contrarieta' all'istituzione del Tribunale Internazionale riservandosi di esprimerla per intero durante i lavori del Sesto Comitato dell'Assemblea Generale dell'ONU previsti per il prossimo novembre.

Per converso si e' allargato il fronte dei paesi favorevoli capeggiati dall'Unione Europea e da Russia, Australia, Argentina, Canada, Sudafrica e Nuova Zelanda; rimangono comunque contrari al procedere con urgenza: Francia, Regno Unito, India e USA, che vedono l'istituzione del Tribunale ben aldila' del 2000.

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PER IL PARLAMENTO EUROPEO E PER L'ASSEMBLEA ACP/UE E' NECESSARIA UNA POSIZIONE COMUNE PER L'ISTITUZIONE DEL TRIBUNALE INTERNAZIONALE ENTRO IL 1998. VOTO UNANIME SULLA MOZIONE RADICALE AL PE.

* Strasburgo 19.9.96 - Il Parlamento europeo ha approvato con procedura d'urgenza e all'unanimità la seguente risoluzione, promossa dal Partito Radicale transnazionale:

" Il Parlamento europeo,

A. considerando il moltiplicarsi dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità che vengono perpetrati in numerosi paesi e restano impuniti,

B. considerando la necessità e l'urgenza di creare un primo organo giudiziario internazionale imparziale per giudicare anzitutto i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità, indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi,

C. sottolineando i significativi progressi realizzati in tal senso grazie alla creazione e ai primi atti concreti dei tribunali internazionali ad hoc per l'ex Jugoslavia e il Ruanda,

D. compiacendosi fin d'ora del fatto che sia gli statuti dei tribunali ad hoc che il progetto di statuto del Tribunale permanente non prevedono la pena capitale,

E. considerando che la 50ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha formalmente deciso, nell'autunno 1995, di incaricare un Comitato preparatorio di completare i lavori per la definizione dello statuto del Tribunale internazionale onde dare la possibilità alle Nazioni Unite di convocare la Conferenza costitutiva del Tribunale penale internazionale permanente,

F. considerando che il Comitato preparatorio ha concluso la sua ultima sessione lo scorso 30 agosto chiedendo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di convocare la Conferenza diplomatica plenipotenziaria entro il 1998,

G. considerando che, malgrado tale risultato positivo ottenuto anzitutto grazie alla determinazione numerosi Stati membri dell'Unione europea, sussistono ancora forti opposizioni da parte di taluni paesi terzi nonché riserve da parte di due Stati membri dell'Unione europea,

H. considerando che il governo italiano si è già dichiarato pronto ad accogliere la Conferenza diplomatica plenipotenziaria per l'istituzione del Tribunale,

1. invita solennemente il Consiglio e gli Stati membri a pervenire quanto prima a una posizione comune in merito alla necessità di istituire il Tribunale penale internazionale permanente e ad agire di comune accordo nell'ambito della 51ª Assemblea generale delle Nazioni Unite affinché essa rinnovi il mandato del Comitato preparatorio e decida di convocare una Conferenza diplomatica plenipotenziaria per l'istituzione del Tribunale penale internazionale entro il 1998;

2. invita pertanto la Presidenza irlandese e la Commissione a esplicare, nell'ambito delle rispettive competenze, tutti gli sforzi necessari affinché l'Unione possa esprimersi univocamente su tale importante questione;

3. sottolinea la necessità che l'Unione partecipi finanziariamente agli sforzi per l'istituzione del Tribunale permanente;

4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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Lussemburgo, 26.9.96 - Durante i lavori dell'Assemblea Paritaria ACP/UE (70 Paesi dell'Africa, Caribi e Pacifico, assieme ai rappresentanti dell'Unione europea) è stata approvata una risoluzione, (presentata da Bernard Castagnède a nome dell'Alleanza Radicale Europea) che invita gli Stati firmatari della Convenzione di Lomé (65 Paesi) a sostenere comunemente il rinnovo del mandato al Comitato Preparatorio del tribunale e la decisione di convocare la Conferenza istitutiva entro il 1998. (Testo analogo al precedente)

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APPELLO INTERNAZIONALE DI PARLAMENTARI AL SEGRETARIO DELLE NAZIONI UNITE E AI MEMBRI DEL COMITATO PREPARATORIO PER L'ISTITUZIONI DI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE

Continua la raccolta di firme di parlamentari sull'appello.

Ecco il quadro (al 18 ottobre), paese per paese, dei parlamentari che hanno sottoscritto:

Adesione di Membri del Parlamento di

48 paesi: P.E. P.n. Totale

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Albania - 37 37

Austria 1 8 9

Azerbaidzhan - 43 43

Bielorussia - 5 5

Belgio 4 15 19

Belize - 2 2

Benin - 1 1

Bolivia - 1 1

Bulgaria - 23 23

Cambogia - 2 2

Canada - 1 1

Cile - 3 3

Croazia - 24 24

Ceca Repubblica - 2 2

Denmark 1 - 1

El Salvador - 1 1

Finlandia 1 3 4

Francia 10 36 46

Georgia - 7 7

Germania 4 18 22

Guatemala - 1 1

Hungary - 3 3

Irlanda 1 8 9

Israele - 2 2

Italia 28 64 92

Ivorian Coast 1 1

Kenya 2 2

Kosova - 17 17

Libano - 2 2

Lussemburgo 1 5 6

Macedonia - 3 3

Malta - 1 1

Moldavia - 2 2

Netherlands 4 12 16

Nuova Zelanda - 2 2

Peru - 1 1

Portogallo 3 1 4

Regno Unito 8 5 13

Romania - 7 7

Russia - 30 30

Slovacchia - 2 2

Slovenia - 17 17

Spagna 9 - 9

Svezia 6 - 6

Svizzera - 6 6

Tunisia - 1 1

Ucraina - 11 11

Uruguay - 1 1

Venezuela - 1 1

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Totale 81 438 521

(L'appello può essere richiesto alla redazione)

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3. Tramite posta (Vaglia postale internazionale):

Inviare il versamento a:

Partito radicale - Via di Torre Argentina 76 - 00186 - Roma - Italy

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QUOTE 1996: La quota di iscrizione varia per ciascun paese, secondo il criterio dell'1% del PIL. Seguono le quote relative ai paesi di maggior diffusione del bollettino. Per i paesi mancanti rivolgersi alla redazione.

Albania 5 USD - Austria 2.400 ATS - Azerbajgian 3 USD - Belgio 6.050 BEF - Bulgaria 8 USD - Canada 280 CAD - Croazia 35 DEM - Danimarca 1.440 DKK - Francia 1.100 FRF - Germania 330 DEM - Irlanda 80 IEP - Italia 365.000 LIT - Paesi Bassi 330 NLG - Polonia 23 USD - Portogallo 11.600 PTE - Regno Unito 120 GBP - Rep. Ceca 27 USD - Romania 12 USD - Russia 19 USD - Spagna 17.600 ESB - Slovenia 85 DEM - Stati Uniti 260 USD - Svizzera 420 CHF - Ucraina 13 USD - Ungheria 27 USD -

 
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