Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 19 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Marco - 28 ottobre 1996
Proposta di raccomandazione, presentata in conformità dell'articolo 94 del regolamento
del Parlamento europeo

dagli onn.

sull'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri in materia di droga

Il Parlamento europeo,

A. considerando che la Presidenza irlandese ha incluso la lotta contro l'abuso di

stupefacenti tra le priorità del prossimo semestre e che il Consiglio europeo

ha ribadito l'importanza di completare lo studio sull'armonizzazione delle

legislazioni degli Stati membri,

B. considerando che le politiche attuate a livello mondiale in materia di droga

derivano dalle Convenzioni delle Nazioni Unite del 1961, del 1971 e del 1988

le quali vietano in particolare la produzione, il traffico, la vendita e il

consumo di tutta una serie di sostanze, tranne che per usi medici o

scientifici;

C. considerando che, nonostante le notevoli risorse destinate all'applicazione di

tali politiche, la produzione e il consumo di sostanze vietate hanno registrato

un aumento vertiginoso negli ultimi 30 anni, il che rappresenta un vero e

proprio fallimento, riconosciuto anche dalle autorità di polizia e carcerarie;

D. considerando in particolare che

per quanto concerne la produzione e il traffico

- i crescenti profitti che le organizzazioni criminali traggono dal commercio

di sostanze illecite, reinvestiti in attività criminali o in circuiti

finanziari legali, hanno assunto proporzioni tali da minare le fondamenta

delle istituzioni legali e dello Stato di diritto, negli stessi paesi

dell'Unione europea;

- la redditività del commercio di sostanze illecite non può che comportare

l'aumento del numero di paesi coinvolti nella produzione e originare

investimenti massicci nella ricerca e nella produzione di nuove droghe

chimiche, anche all'interno dell'Unione europea;

- i consistenti mezzi impiegati per reprimere il traffico di sostanze illecite

ha come effetto principale l'aumento dei prezzi di vendita (crime tariff),

a beneficio esclusivo della criminalità organizzata, dato che oltre il 90%

degli stupefacenti circola liberamente nel mondo;

per quanto concerne gli aspetti sociosanitari e il consumo

- il consumatore di sostanze illecite è privo di ogni informazione sulla loro

composizione e i loro effetti e si espone pertanto a rischi, in particolare

di morte per "overdose" e di contagio dal virus dell'AIDS, che vanno molto

al di là della pericolosità delle sostanze stesse;

- il carattere clandestino del consumo delle sostanze illegali è un ostacolo

spesso insormontabile al compito di prevenzione e di assistenza delle

autorità pubbliche e delle organizzazioni private; le politiche attuali

condannano dunque i consumatori a vivere al margine della società, in

permanente contatto con il mondo della criminalità;

- la criminalità organizzata agisce in modo tale da moltiplicare il numero di

consumatori, i quali sono incitati a passare dall'uso di sostanze poco

pericolose, quali il cannabis e i suoi derivati, al consumo delle cosiddette

droghe pesanti;

- le forti esigenze economiche così come le pressioni esercitate dalla

criminalità organizzata, inducono il consumatore di sostanze illecite a

divenire egli stesso spacciatore, contribuendo in tal modo a diffondere

l'uso della droga;

per quanto concerne gli aspetti giudiziari e carcerari

- l'applicazione delle norme repressive in materia di droga esercita una

pressione sempre più insostenibile sul sistema giudiziario e carcerario, a

tal punto che oltre metà dei detenuti nelle carceri europee sono perseguiti

per reati direttamente o indirettamente connessi alla droga;

- la realizzazione delle attuali politiche sulla droga comporta l'introduzione

nelle legislazioni nazionali di norme che limitano progressivamente le

libertà individuali;

E. considerando che è in corso, in un numero crescente di parlamenti degli Stati

membri, una riflessione sulla validità delle politiche in vigore e sulla

ricerca di soluzioni alternative;

1. afferma che la politica di proibizione delle droghe che deriva dalle

Convenzioni delle Nazioni Unite del 1961, 1971 e 1988 è causa dell'aggravarsi

dei danni inflitti dalla produzione, dal traffico, dalla vendita e dal consumo

delle sostanze illegali a settori interi della società, dell'economia, delle

istituzioni, minacciando gravemente la salute, la libertà e la vita stessa

delle persone;

2. raccomanda al Consiglio e agli Stati membri di chiedere all'Osservatorio

europeo delle tossicodipendenze una valutazione dei costi e dei benefici, dal

punto di vista sociale, sanitario ed economico, delle politiche realizzate in

applicazione delle Convenzioni delle Nazioni Unite del 1961, del 1971 e del

1988;

3. raccomanda al Consiglio e agli Stati membri di considerare i risultati positivi

ottenuti dalle politiche di riduzione dei rischi (in particolare tramite la

somministrazione di sostanze sostitutive), di depenalizzazione del consumo di

talune sostanze, di depenalizzazione parziale della vendita di cannabis e dei

suoi derivati, di distribuzione controllata di eroina, realizzate in diversi

Stati membri;

4. invita il Consiglio e gli Stati membri a procedere immediatamente, al fine di

condurre in modo molto più efficace la lotta contro la criminalità organizzata

e il traffico di droga:

a) a una nuova regolamentazione della produzione, della vendita e dell'uso del

cannabis e dei suoi derivati;

b) all'abrogazione delle sanzioni penali previste per il consumo delle altre

sostanze illecite;

c) all'instaurazione di un sistema di controllo pubblico dell'offerta delle

sostanze attualmente illecite, consentendo in tal modo la prescrizione

medica di tali sostanze;

5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al

Consiglio, all Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail