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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Radical Party - 11 novembre 1996
AMATORI DI CANAPA LOTTANO PER I LORO IDEALI

Irina BOROGAN

Segodnja, N 196 (801), del 24 ottobre 1996, p.8

Il movimento per la legalizzazione delle droghe "leggere", estesosi in Occidente qualche decennio fa, ha finalmente trovato i suoi successori in Russia. Nella lotta per la distribuzione legale di hascisc e di canapa si e' attivamente inserito il Partito Radicale transnazionale.

Fino ad oggi l'intransigenza dei radicali nei riguardi del nacrobusiness criminale e, di conseguenza, la dichiarata difesa della vendita legale delle droghe si sono manifestate soltanto da due azioni pubbliche: dal comizio davanti all'Ambasciata dell'Olanda a Mosca e dalla pubblicazione del libro il cui titolo fa paura : "Basta con il proibizionismo". Al comizio i militanti del PR hanno manifestato la solidarieta' con gli olandesi che nel loro paese avevano legalizzato le droghe "leggere" molto tempo fa.

Pero', e' probabile che fra poco sentiamo la propaganda di simili idee dalla tribuna del Parlamento. Secondo il coordinatore del PR nei paesi della CIS Nikolaj Khramov, attualmente i radicali per promuovere le loro idee al livello legislativo cercano di trovare largo appoggio nella Duma di Stato. Tra i sostenitori dei radicali della Duma sarebbero i deputati del gruppo "Jabloko" ("Mela"). A detta del signor Khramov, onorevoli Sergei Gruscak e Valerij Borscev sono iscritti al PR e poterebbero appoggiare l'idea di legalizzazione delle droghe "leggere". Inoltre, i radicali ricevono proposte da parte di altri partiti politici russi.

I radicali non hanno piu' tempo per riflettere ed esitare, poiche' e' la vita stessa che esige il loro immediato intervento. Alla Duma di Stato e' finita la discussione della prima stesura del disegno della legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotropiche. A detta del Khramov, a differenza della legislazione in vigore, la nuova legge prevede la punizione penale per il consumo delle droghe.

La lotta del radicali per la graduale legalizzazione prima della canapa e poi di tutte le altre droghe ha lo scopo nobile di "salvare la societa'" dalle grinfie della narcomafia. Secondo i radicali, la libera vendita di tutte le droghe sotto il controllo dello Stato potrebbe risparmiare grossi finanziamenti di bilancio che oggi vanno per la lotta contro la narcomafia, liberare la societa' dai narcotrafficanti e fermare la diffusione dell'AIDS. Inoltre, i radicali vorrebbero alleggerire la "dura sorte" dei drogati che oggi sono costretti a comprare le droghe di bassa qualita' a prezzo troppo alto.

Il punto di vista "alternativo" sul problema della droga riunisce non solo gli ex-tossicodipendenti. LÆossatura del partito include medici, avvocati, economisti che pur conoscendo poco lo stato di sfizio dalle droghe sono convinti che la politica si proibizione e' nociva. Inoltre, i radicali russi trovano appoggio nell'esperienza dei loro compagni stranieri che in Italia hanno ottenuto certi risultati.

 
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