Roma, 16 nov. (Adnkronos) - Le bandiere del Tibet hanno sventolato davanti al Quirinale quando il primo ministro Li Peng è salito al colle per incontrarsi con il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La manifestazione si è svolta su Via XXIV Maggio, dato che la piazza era stata chiusa ai pedoni dalla polizia. Lo scopo dell'iniziativa, ha spiegato Marina Sisani, del Partito Radicale, è quello di 'ricordare' al premier cinese, a Roma per il vertice mondiale della FAO, i detenuti politici, i 'laogai', o campi di lavoro, e la grave situazione che sta vivendo il Tibet. Tra i detenuti, hanno voluto sottolineare i radicali, c'è anche un bimbo di sei anni, riconosciuto dal Dalai Lama come la reincarnazione del Panchen Lama, ma custodito da diversi mesi dalle autorità cinesi in un luogo sconosciuto.
Nel pomeriggio un'altra manifestazione dei radicali si svolgerà a piazzale Ugo La Malfa, vicino alla sede della FAO. La Sisani ha riferito che l'autorizzazione, fino a ieri negata dalla Questura di Roma, è giunta questa mattina. Sventoleranno, quindi, ancora più numerose le bandiere tibetane insieme a cartelloni con i nomi dei detenuti politici in Cina. Il Partito Radicale, ha ricordato la Sisani, sta inoltre portando avanti una campagna per l'istituzione di un Tribunale internazionale permanente per i crimini di guerra e i genocidi sotto l'egida delle Nazioni Unite.
16 - nov - 96 14:10