Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.
"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".
S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992
Numero 44 del 19 novembre 1996
Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it
Distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89 - Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-230.41.21, fax +32-2-230.36.70.
Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.
APPUNTAMENTO A GINEVRA TRA 110 GIORNI.
LA PROSSIMA TAPPA INVECE TRA 21 GIORNI PER IL WALK AROUND.
Si è svolta questo fine settimana a Bruxelles una riunione di rappresentanti di numerosi TSG europei, delle comunità tibetane in Europa e del Partito Radicale. La riunione, convocata dal Comitato Europeo di Coordinamento 1996 alla presenza dei rappresentanti del Dalai Lama di Ginevra e Parigi, ha definito le tappe di lavoro, politico ed organizzativo, in vista dell'appuntamento europeo di Ginevra per i prossimi 9 e 10 marzo. A partire dalla Risoluzione della II. Conferenza Internazionale dei TSG di Bonn, si è sviluppato un ampio ed importante dibattito con lo scopo di analizzare ed individuare la strategia politica di azione per la libertà in Tibet per il 1997, non solo nella prospettiva della Manifestazione di Ginevra del 9 e 10 marzo.
Le conclusioni di questa riunione verranno distribuite nei prossimi giorni attraverso un apposito strumento di informazione: "Ginevra 1997".
Per il momento possiamo solo annunciare che l'appuntamento per tutti noi è tra 110 giorni a Ginevra, il 9 e 10 marzo prossimi, per una grande "due giorni" per la libertà in Tibet.
La prossima importante scadenza di questo percorso politico nonviolento di preparazione del Satyagraha del 1998 per la libertà in Tibet è pero' molto più vicina. Tra soli 21 giorni. Ad oggi solamente in 8 città si terrà il Walk Around per la libertà del Panchen Lama e di Wei Jinghseng. Una scadenza, questa, ormai alle porte ma che deve essere allargata nei prossimi giorni anche ad altre numerose città. Un appuntamento che ci deve consentire di rafforzare la nostra opera di dialogo con i Ministri degli esteri e con i responsabili dell'Unione europea perché essi facciano il possibile per imporre la liberazione dei due prigionieri politici in Cina ed avviino concretamente, in questo modo, un'altra politica nei confronti della Cina.
Su questo specifico argomento è da segnalare la risoluzione approvata dal Parlamento europeo, giovedi' 14 novembre, sulla condanna "politica" a 11 anni di carcere del dissidente cinese Wang Dan, che pubblichiamo integralmente in "Seconda Pagina".
Buon lavoro.
9-10 DICEMBRE: WALK AROUND PER LA LIBERTA' DEL PANCHEN LAMA E DI WEI JINGSHENG
A 21 giorni dall'inizio della "24 ore di Walk Around" per la liberazione del Panchen Lama e di Wei Jingsheng sono ancora solamente 8 le città in cui i militanti dei TSG, del PR e delle organizzazioni per le democrazia in Cina hanno organizzato l'iniziativa nonviolenta e di dialogo con i rispettivi Ministri degli esteri. Nei prossimi numeri di "Tibet Cina Fax" inizieremo a pubblicare i comunicati stampa da diffondere agli organi di informazione. E' quindi importante ricevere al più presto notizie dalle città dove in queste ore si sta prendendo la decisione di organizzare il Walk Around per poterle aggiungere nella lista da diffondere alla stampa internazionale.
* Le città del Walk Around (aggiornamento del 19 novembre)
Bruxelles (Belgio), Parigi, Bordeaux, Marsiglia (Francia), Roma, Torino (Italia), Budapest (Ungheria), Vienna (Austria).
MODULO DI PARTECIPAZIONE AL WALK AROUND
(immagine del Panchen Lama) (immagine di Wei)
( ) Aderisco al Walk Around del 9 e 10 dicembre per la liberazione di Gedhun Choekyi Nyima, XI.mo Panchen Lama e del dissidente cinese Wei Jingsheng.
( ) Intendo lavorare nel comitato promotore dell'iniziativa in .............. (Paese).
( ) Intendo partecipare al Walk Around che si svolgerà a .................... (.............) (specificare il Paese).
* L'ora di Walk Around che preferirei è:
- dalle ... alle ... del 9 dicembre
- dalle ... alle ... del 10 dicembre
Nome e cognome ............................................
Indirizzo completo ........................................
...........................................................
Paese .....................................................
Telefono ........................... Fax ..................
E-mail ....................................................
Professione/qualifica .....................................
Organizzazione ............................................
Note:......................................................
...........................................................
...........................................................
...........................................................
* Si prega di rimandare il modulo di adesione compilato in stampatello ad uno dei seguenti recapiti:
- via posta: Partito Radicale, Rue Belliard 97-113, Rem 508, 1047 Bruxelles (Belgio)
- via fax: +32-2-230.36.70 - 284.91.98
- via e-mail: pr.bruxelles@agora.stm.it
* Si può anche dichiarare la propria partecipazione e quella di altre persone telefonando al +32-2-230.41.21, specificando i dati.
WEI JINGSHENG PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997. IL PREMIO NOBEL PER LA PACE ADOLFO PEREZ ESQUIVEL SOSTIENE LA CANDIDATURA.
In questi ultimi giorni altri 37 tra parlamentari, professori universitari e premi Nobel per la Pace hanno firmato la proposta di candidatura, portando il totale a 621 candidature (413 parlamentari, 204 professori universitari, due membri di governo e due Premi Nobel per la Pace).
* Premi Nobel per la Pace
Adolfo PEREZ ESQUIVEL (Argentina).
* Parlamentari
Elio VELTRI (Italia, PDS), Bela GLATTFELDER (Ungheria, Fidesz-MPP), Eva RUSNAKOVA (Slovacchia, DU), Roman KOVAC (Slovacchia, DU), Aliz ALDA (Ungheria, SZDSZ), Sandor PUHA (SZDSZ), Miklos HASZNOS (FKGP).
* Professori universitari di Diritto, Scienze Politiche, Filosofia e Storia
Julio LOZANO LAZARO (Università di Salamanca), Christine SMITH (Ball State University), Michael William DOYLE (Ball State University), Jack A. GOLDSTONE (Università della California), Paul R. KATZ (Università di Taiwan), Mark S. KISELICA (Università del New Jersey), Nancy MACLEAN (Northwestern University) Melissa A. MACAULEY (Northwestern University), Harold J. PERKIN (Northwestern University), Paul PEDERSEN (Università dell'Alabama), Mark C. ELLIOTT (Università della California), Glenda RILEY (Ball State University), Lawrence H. GERSTEIN (Ball State University), Roger HUTCHINSON (Ball State University), Michael J. WHITE (Ball State University), Sharon BOWMAN (Ball State University), Chalmer THOMPSON (Università dell'Indiana), Tullio SCOVAZZI (Università di Milano), Davide BIGALLI (Università di Milano), M.Teresa FUMAGALLI (Università di Milano), Tullio TREVES (Università di Milano), Gian Paolo MASSETTO (Università di Milano), Paola Di Blasio (Università di Milano), Giorgio FLORIDIA (Università di Milano), A
lessandro GHISALBERTI (Università di Milano), Massimo DE LEONARDIS (Università di Milano), Paolo ARMAROLI (Università di Genova, deputato), Laura BOVONE (Università di Milano), Konstantin HRANOV (Università di Varna), Vesselin VELIKOV (Università di Varna), Ilian ILIEV (Università di Varna).
9-10 MARZO 1997/UNA BANDIERA PER IL TIBET. ALTRE 14 ADESIONI DI SINDACI EUROPEI
In questi giorni hanno aderito alla campagna "Una bandiera per il Tibet 1997" altri 14 sindaci, di cui 7 conferme 1996 e 7 nuove adesioni. Sale cosi' ad 82 il totale delle città che vedranno sventolare sul proprio pennone comunale la bandiera tibetana il 9 e 10 marzo 1997. Dall'Australia Stewart JOHNSON, Presidente dell'"Australia Tibet Council", ci ha annunciato che questa campagna sarà promossa in numerose città australiane con buone probabilità di successo.
* Situazione per paese al 19 novembre
Conf.96 Ades.97 Totale
----------------------------------------------------
Belgio 17 4 21
Francia 25 4 29
Italia 17 2 19
Lussemburgo 4 - 4
Olanda 1 - 1
Spagna 4 - 4
Ungheria 4 - 4
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Totali 72 10 82
* Le adesioni dal 6 al 19 novembre (14)
Dal Belgio (4) Mathieu GROSCH, Sindaco di LA CALAMINE (c); Jean LIEFOOGHE, Sindaco di MESEN (a); Ovide MONIN, Sindaco di YVOIR (a); Louis TIMMERMANS, Sindaco di FLORENNES (c); dalla Francia (4) Louis BOMBRUN, Sindaco di ST-VILLIER-SUR-RHONE (a); Jean-Paul KELLER, Sindaco di MONTMAUR-EN-DIOIS (a); Claude MARTEEL, Sindaco di BRAY-DUNES (a); Leon PANIER, Sindaco di GRAVELINES (a); dall'Italia (4) Renzo BALDONI, Sindaco di PENNABILLI (c); Emilio BONIFAZI, Sindaco di FOLLONICA (c); Fabio FURIOLI, Sindaco di MALCESINE (a); Antonio SALVATI, Sindaco di SAN GIOVANNI INCARICO (c); dalla Spagna (1) Jordi COLOMER I BATET, Sindaco di CAMPDEVANOL (c); dall'Ungheria (1) Zsolt PAVA, Sindaco di PECS (c).
(c): conferma 1996
(a): nuova adesione 1997
ROMA/LI PENG/MANIFESTAZIONI
Il Primo Ministro cinese LI Peng è stato "ospite" dei lavori della Conferenza Mondiale della FAO ("Food and Agriculture Organization": organizzazione delle Nazioni Unite) svoltasi questo fine settimana nella capitale italiana. Successivamente il Premier cinese è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi SCALFARO. Il Partito Radicale insieme ad esponenti del Centro buddista tibetano di Roma "Samantabadhra" e di Pomaia (Pisa) ha organizzato il 16 novembre alcune manifestazioni di dialogo per invitare il Presidente Scalfaro a rammentare al Premier cinese le decine di migliaia di detenuti politici come il Premio Sacharov 96 Wei Jinghseng e Wang Dan o come Gedhun Cheokyi Nyima, XI.mo Panchen Lama. Di fronte al palazzo dove si stava svolgendo la Conferenza FAO sono state fatte sventolare le bandiere tibetane per rinnovare la denuncia contro l'occupazione del Tetto del Mondo. Alle manifestazioni hanno partecipato oltre che numerosi militanti del PR, Sun Li Ming della Federazione per la dem
ocrazia in Cina ed il Lama del Centro buddista di Pomaia. Le manifestazioni sono state riprese da numerosi organi di informazione italiani.
TIBET CINA TELEX
TIBET/PROPOSTA DI INIZIATIVA DALL'INDIA
Il 28 novembre il Presidente cinese Zemin si recherà in India per una visita ufficiale. Shankar SHARAN, dell'associazione indiana "For Tibet", ritiene opportuno, per il 27 novembre, fissare degli incontri con l'ambasciatore indiano nel maggior numero di capitali del mondo. Lo scopo è di chiedere al Governo indiano di inserire nell'agenda degli incontri con il Presidente cinese il rispetto dei diritti umani e la messa al bando degli esperimenti nucleari in Tibet. Per maggiori informazioni "For Tibet" e-mail: tpprc@fnf.tibetnet.ernet.in
WEI/INT'L TIBET INDEPENDENCE MOVEMENT
Grazie all'impegno di Larry GERSTEIN dell'"Int'l Tibet Independence Movement" numerosi professori universitari residenti in USA e Taiwan hanno firmato l'appello a sostegno della candidatura di Wei Jingsheng Premio Nobel per la Pace 1997.
TIBET/CINA/DELEGAZIONE PR A SAN MARINO
Una delegazione del PR ha recentemente incontrato alcuni parlamentari della Repubblica di San Marino sui temi della libertà in Tibet e la democrazia in Cina. I Consiglieri Antonella MULARONI (APD), Dario MANCAROLI (MDL), Francesca MICHELOTTI (PPD), Alberto CECCHETTI (PS) e Edda CECCOLI (DC) hanno espresso interesse per le campagne politiche in corso e si sono impegnati a presentare una risoluzione parlamentare sulla situazione nel Tibet occupato.
WEI/ODG A MACERATA (ITALIA)
Su iniziativa di Federico VALORI, consigliere della Lista Civica al Comune di Macerata, è stato depositato l'ordine del giorno di sostegno alla candidatura di Wei a Premio Nobel per la Pace 1997.
CINA/INTERVISTA A MICHAEL TO ZHFU
Il Presidente della Federazione per la Democrazia in Cina, Michael TO Zhfu, ha rilasciato il 13 novembre una intervista a Radio Radicale (emittente radiofonica italiana di informazione politica). Dell'intervista, curata da Paolo Pietrosanti, riportiamo di seguito un breve passo.
"Quello che vorrei dire è che, fra breve, il Governo avrà dinanzi a sé una grande opportunità. Quando Deng Xiao Ping morirà nei prossimi mesi, il Governo, chiunque salga al potere, potrà sfruttare una grande opportunità storica. Diciamo che se dovesse salire al potere Jiang Zemin, che non è mai stato coinvolto direttamente con il massacro di piazza Tienanmen, egli avrebbe la possibilità di fare due passi piccoli eppure estremamente importanti dal punto di vista storico. Il primo suggerimento che vorrei dare è quello di revocare tutte le accuse ai dissidenti di Tienanmen. Questo piccolo passo, o gesto, permetterebbe al popolo cinese di capire all'istante che il Governo è moderato e improntato a un modo di pensare progressista. Qualsiasi cambiamento nel sistema politico puo' avere un forte significato. Il secondo suggerimento e quello di prendere seriamente in considerazione l'opportunità di fare un piccolo passo verso Hong Kong, consentendo ai membri dell'attuale Parlamento di portare a termine il proprio man
dato dopo il 1997. Anche questo sarebbe un chiaro segnale per il popolo di Hong Kong e per il popolo di Taiwan, che vedrebbero un atteggiamento progressista, moderato e aperto al cambiamento. Se pero' il Governo non farà niente di tutto questo, puo' scommettere che vivrà come se fosse seduto sulla bocca di un vulcano, che il popolo sarà sempre in tensione e che qualsiasi scintilla potrà accendere la rivolta popolare. Io chiederei alle autorità cinesi di prendere seriamente in considerazione l'opportunità di fare dei passi che possano portare a un cambiamento del sistema politico e che possano preparare la Cina al nuovo millennio." (Conf.Part.Rad. 11556)
RASSEGNA STAMPA
* "Hunger Strike for Panchen Lama and Wei Jingsheng" su Human Rights Infor. Agency "Express-Chronicle" (Russia, 16 ottobre). Sul digiuno di dialogo del 2 ottobre. (Conf.Part.Rad. 11510).
* "Wei Jingsheng Awarded Sakharov Prize" su Human Rights Infor. Agency "Express-Chronicle" (Russia, 31 ottobre). (Conf.Part.Rad. 11511).
* "Les tribulations du dissident WANG Xizhe" di Francis DERON, su Le Monde (Francia, 2 novembre). Lungo articolo sulle battaglie per la democrazia compiute da WANG Xizhe, un'altra importante figura della dissidenza cinese. (Conf.Tibet 1570)
* "Che cosa non deve sapere l'ambasciatore croato in Cina sul Panchen Lama" su Globus (Croazia, 4 novembre). Risposta al PR del vice-ministro degli esteri croato Frane KRNIC sulla richiesta di intervento per la libertà del Panchen Lama e di Wei. "Le richieste dei radicali potrebbero minacciare i buoni rapporti della Croazia con la Cina". (Conf.Part.Rad. 11494)
* "Tutti gli uomini sono nostri fratelli. I cinesi lo sono ancora di più. Il Dalai Lama, guida spirituale e politica dei tibetani" a cura di Robert BAJRUSI e Sasa PAPARELLA, su Slobodna Dalmacija (Croazia, 5 novembre). Intervista esclusiva con il Dalai Lama: "Il mio atteggiamento è che nei confronti della Cina si deve sostenere una via di mezzo, che la difesa e la politica estera rimangano nelle mani di Pechino, mentre ai tibetani devono essere lasciati educazione, insegnamento religioso e commercio". (Conf.Tibet 1573)
* "Cina. Dissidenza" su Gazeta Wyborcza (Polonia, 7 novembre). Sulla scarcerazione del dissidente CHEN Ziming, avvenuta dopo 13 anni di carcere per le dimostrazione del 1989 a Pechino. CHEN Ziming risulta essere stato scarcerato per le sue gravi condizione di salute.
* "Tutti gli uomini sono nostri fratelli. I cinesi lo sono ancora di più. Il Dalai Lama frappone ostacoli" su Slobodna Dalmacija (Croazia, 7 novembre). Immediata risposta dell'Ambasciatore cinese a Zagabria a seguito dell'intervista al Dalai Lama. (Conf.Tibet 1578)
* "Beijing Frees Dissident with Cancer" (AP) su International Herald Tribune (7 novembre). Sulla scarcerazione per motivi di salute del dissidente CHEN Ziming. (Conf. Tibet 1574)
* "Sir Leon Brittan conduit une délégation d'industriels intéressés à agir sur le marché chinois - ampleur des perspectives" su "Agence Europe" (7 novembre). (Conf.Tibet 1576)
* "MM. Colajanni et Colom I Naval ont évoqué à Pekin la question du Tibet (où ils ont pu se rendre)" su "Agence Europe" (7 novembre). (Conf.Tibet 1576)
* "Pechino. La pena di morte ad amico dei Deng" su Il Corriere della Sera (Italia, 10 novembre). Condannato a morte per corruzione, ma con pena sospesa, Zhou Beifang, amico di Deng Xiaoping.
* "A View from Hong Kong: China Must Change" di Alan FRIEDMAN e Jonathan CHANGE, su International Herald Tribune (11 novembre). Martin LEE, leader del movimento per la democrazia di Hong Kong, denuncia il pericolo di leggi "draconiane e repressive" quando la colonia tornerà sotto il controllo cinese nel 1997. (Conf. Part.Rad 11537)
* "China Announces Trade Penalty as Reply to Similar U.S. Move" su International Herald Tribune (11 novembre). (Conf. Part.Rad 11538)
* "Rivoluzione e Democrazia" di WEI Jingsheng, edizioni Il Manifesto-Libri, novembre 1996. Pubblicate, tradotte in italiano, le due autodifese di WEI davanti al Tribunale del Popolo della RPC.
* Manifestazioni a Roma in occasione della visita di Li Peng alla Conferenza FAO.
- "FAO: bandiere tibetane per Li Peng a Roma" Adnkronos (agenzia stampa) del 14 novembre. (Conf.Part.Rad. 11561)
- "FAO: i radicali manifesteranno anche senza autorizzazione" Adnkronos (agenzia stampa) del 15 novembre. (Conf.Part.Rad. 11572)
- "Oggi manifestazione radicale per il Tibet" su Il Messaggero del 16 novembre. (Conf.Part.Rad. 11573)
- "FAO: Vertice Roma. I Radicali manifestano contro Li Peng" Ansa (Agenzia Stampa) del 16 novembre.
- "Li Peng ricevuto al Quirinale. I Radicali per il Dalai Lama" su Il Corriere della Sera del 17 novembre. (Conf.Part.Rad. 11582)
Tra parentesi i codici di archiviazione nel sistema telematico multilingue Agorà (telnet: agora.stm.it)
SECONDA PAGINA
Su iniziativa dei deputati Olivier DUPUIS, Noël MAMERE e Gianfranco DELL'ALBA, del Gruppo ARE (Alleanza Radicale Europea) e di altri gruppi politici, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza un Risoluzione di condanna del processo politico che si è tenuto alcune settimane fa a Pechino contro il dissidente WANG Dan, uno dei più importanti esponenti del Movimento degli studenti di Piazza Tiennanmen.
* Testo della Risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 14 novembre sulla detenzione di Wang Dan e la situazione dei diritti dell'uomo nella Repubblica popolare cinese.
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione dei diritti dell'uomo in Cina,
- vista la dichiarazione rilasciata in occasione del Consiglio del 4 dicembre 1995, secondo la quale gli obiettivi fondamentali delle relazioni UE-Cina sono, in particolare, la promozione delle strutture democratiche basate sul primato del diritto e il rispetto dei diritti dell'uomo,
- vista la dichiarazione in data 5 novembre 1996 della Presidenza dell'Unione europea sulla condanna pronunciata in Cina nei confronti di Wang Dan,
A. considerando il recente procedimento giudiziario contro Wang Dan, un cinese ventisettenne dissidente e membro di un movimento per la democrazia, che, dopo aver trascorso tre anni e mezzo di detenzione in seguito al suo arresto è stato condannato a una pena di reclusione di undici anni,
B. considerando che Wang Dan era stato accusato di "tentato rovesciamento del governo" a causa dei suoi articoli pubblicati dalla stampa internazionale sulla situazione dei diritti dell'uomo e la vita politica ed economica in Cina, nonché a causa dei contatti da lui avuti con talune università straniere,
C. considerando che il processo di Wang Dan non ha offerto le garanzie minime, internazionalmente riconosciute, di un processo equo e che gli osservatori internazionali che si erano recati a Pechino in occasione del processo non hanno potuto assistervi,
D. considerando che, come dichiarato dal Consiglio, Wang Dan è stato condannato per attività che, in una società democratica, sarebbero considerate derivanti dall'esercizio del diritto inalienabile alla libertà di espressione,
E. esprimendo profonda preoccupazione per la situazione e lo stato di salute di altri prigionieri politici quali Liu Xiaobo, critico letterario accusato di aver criticato le autorità cinesi, e Wei Jingshen, che nell'ottobre del 1996 è stato insignito del premio Sacharov da questo Parlamento,
F. considerando che la riforma del sistema giudiziario e legale annunciata in più riprese dalle autorità della Repubblica popolare cinese non si è ancora tradotta nei fatti,
G. considerando che il consolidamento delle riforme economiche deve andare di pari passo con lo sviluppo della democrazia,
1. deplora la condanna di Wang Dan e chiede che egli venga immediatamente rilasciato e si ponga termine a ogni persecuzione politica e giudiziaria nei suoi confronti;
2. chiede che il processo di appello si svolga all'insegna di tutte le garanzie giudiziarie e procedurali;
3. chiede all'Unione e agli Stati membri di incaricare i loro rappresentanti in loco di seguire da vicino lo svolgimento del processo di appello;
4. critica l'atteggiamento delle autorità cinesi, che limitano drasticamente l'esercizio dei diritti fondamentali e in particolare la libertà di espressione e di associazione, e si dichiara persuaso che un'autentica democrazia si basi, tra l'altro, sulla libertà di opinione e di parola e sottolinea a tale proposito l'importanza della libertà di stampa;
5. sollecita il governo della Repubblica popolare cinese a consentire alle équipes mediche e alle organizzazioni umanitarie internazionali di visitare regolarmente e nel rispetto della riservatezza i detenuti delle carceri cinesi e dei laogaï;
6. sottolinea che è suo auspicio proseguire, con le autorità cinesi, un dialogo aperto e franco in vista di un reale miglioramento della situazione in materia di diritti dell'uomo;
7. chiede al Commissario Brittan di fare tutto il possibile nel corso della sua visita in Cina affinché le raccomandazioni del Parlamento abbiano effetto;
8. chiede al Consiglio e alla Commissione di definire la strategia dell'Unione nei confronti della Cina, in modo tale che vi sia una certa coerenza tra le relazioni economiche e il rispetto dei diritti dell'uomo in tale paese, tra l'altro mediante l'inserimento di una clausola sui diritti umani negli accordi commerciali tra l'Unione europea e la Cina;
9. chiede al suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo della Repubblica popolare cinese.