Finirà a giorni il processo Tadic
ALL'AJA LA PRIMA SENTENZA
L'AJA - Tra pochi giorni i giudici del Tribunale dell'ONU sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia emetteranno il loro verdetto contro il cosiddetto "boia di Omarska", il serbo Dusko Tadic. Accusa e difesa finiranno oggi di pronunciare le loro conclusioni.
Nelle ultime settimane molte delle imputazioni sono crollate. Uno dei testi principali ha confessato di essere stato costretto dalla polizia musulmana a mentire per "incastrare il serbo Tadic". Ha ritrattato anche una donna che in un primo tempo aveva raccontato di essere stata stuprata. Infine è crollata un' altra atroce accusa. Secondo gli investigatori dell'Aja, Tadic durante un raid nel campo di concentramento di Omarska avrebbe costretto un prigioniero a evirarne un altro a morsi provocandone la morte per dissanguamento. L'uomo che era stato riconosciuto come complice di Tadic ha giurato di non aver visto l'imputato in quell'occasione. Delle decine di omicidi (almeno 13 in base all'atto di accusa iniziale), stupri, torture e violenze di ogni tipo di cui Tadic era stato accusato in apertura del processo, solo una piccola parte ha ricevuto dunque conferma nelle deposizioni.
Nella requisitoria finale l'accusa ieri ha dovuto ripiegare sul concetto di responsabilità collettiva per giustificare le imputazioni contro Tadic (che si è sempre proclamato innocente). "E' stato visto nei campi di sterminio, con la sua presenza rafforzava la pressione intimidatoria sui detenuti anche se non ha partecipato direttamente alle sevizie : è colpevole" , ha affermato il PM, che stamattina dovrà concludere la requisitoria, chiedendo con ogni probabilità l'ergastolo, visto che il Tribunale dell' ONU non prevede la pena di morte.