Contestata visita in città dell'ambasciatore W.V. Minglian
SCOPPIA IL CASO CINA
Durissime proteste espresse da quasi tutti i gruppi consiliari a Palazzo Spada ma anche dal centro cristiano democratico e dall'Associazione Italia - Tibet
(g.s) Non bastassero i problemi politici che solo da qualche settimana sembrano sopiti...Adesso ci si mette anche il "caso Cina."
Venerdì prossimo in Comune si terrà il ricevimento dell'ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia W.V. Minglian che visiterà anche Terni. Ci sarà anche il presidente della delegazione per i rapporti con la Cina del Parlamento europeo, on. Stefano De Luca. Il programma prevede una serie di interventi con visite all'Isrim e alle acciaierie. Nulla di male direbbero i più, dimenticando la forte sensibilità espressa da una grossa fetta di popolazione ternana nei confronti di chi, proprio i cinesi stanno sterminando: le popolazioni tibetane.
Un "benvenuto" che sembra un prologo di contestazioni aperte, frutto di contrasti peraltro già esplosi con estrema chiarezza.
In consiglio comunale c'è già una interrogazione urgente che taglia trasversalmente l'assise e va dal Partito democratico della sinistra al Centro cristiano democratico fino ad arrivare ad Alleanza per Terni. Una iniziativa che suona come provocatoria risposta alla visita dell'ambasciatore a Terni.
"Chiediamo - affermano i consiglieri - interroganti di Pds, Leo. Lista Dini, Ccd, ApT, Cdu e An, che questa giunta solleciti l'on. De Luca a mettere in atto tutti gli strumenti che gli derivano dalla carica per far sì che in Cina ed in Tibet vengano rispettati i diritti umani finora brutalmente soffocati."
Parole pesanti che lasciano prevedere una dura contestazione sotto Palazzo Spada.
A difesa dei valori del martoriato popolo tibetano arriva anche una nota del Ccd a firma del segretario provinciale Lorenzina Bolli e del segretario regionale, nonché vice capo della segreteria politica nazionale Francesco Renzetti.
"Vogliamo sperare - scrivono Renzetti e Bolli - che l'amministrazione comunale abbia presente il fatto che l'ospite per il quale si prevede una calorosa accoglienza, altri non è che il rappresentante di un regime comunista tra i più feroci del mondo, responsabile di crimini contro l'umanità, a cominciare dal genocidio perpetrato nei confronti delle popolazioni del Tibet. Nessun dialogo può essere instaurato con regimi di tal fatta, se non sulla scorta della inequivoca denuncia delle condizioni di vita nelle quali vengono costretti i cittadini che ne sono vittime. Per questo invitiamo il sindaco Ciaurro ad osservare un minuto di raccoglimento in memoria degli eroi della Piazza Tienanmen concedendo successivamente la parola, per un breve intervento, ad un rappresentante dell'Associazione Italia - Tibet."
E proprio dall'indignato responsabile ternano dell'Associazione Italia - Tibet, dottor Francesco Pullia, non si è fatta attendere una ferma presa di posizione.
"E' singolare - afferma - che mentre a livello regionale numerosi intellettuali ed esponenti del mondo politico e religioso stanno sottoscrivendo un appello alle massime autorità istituzionali affinché venga conferita la cittadinanza onoraria perugina al Dalai Lama, leader del popolo tibetano e dei cinesi democratici, il primo cittadino di Terni si senta legittimato a misconoscere i propri ideali liberali riconoscendo, di fatto, la legalità di un governo, quale quello cinese, responsabile nel Tibet di un vero e proprio genocidio di massa e nella stessa Cina di una inaudita repressione antidemocratica."
La durissima nota dell'Associazione Italia - Tibet termina con la richiesta a Ciaurro perché "si faccia promotore di azioni adeguate in favore della liberazione del dissidente cinese Wei Jinsheng, candidato nel 1997 al Nobel per la pace, e del piccolo Panchen Lama, rapito a soli sei anni dal governo di Pechino e segregato in una località misteriosa. La vita, la dignità, la libertà di espressione per noi valgono più di qualsiasi presunta logica commerciale."