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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Radical Party - 9 dicembre 1996
LA MILIZIA DI MOSCA IMPEDISCE DI ORGANIZZARE LA GUARDIA PER LA LIBERTA' DEL TIBET E LA DEMOCRAZIA IN CINA PRESSO IL PALAZZO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO. DOMANI, IL 10 DICEMBRE, LA GIORNATA DEI DIRITTI DELL'UOMO, DUE RADICALI', ARRESTATI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA GUARDIA DAVANTI AL MAE, SARANNO MESI SOTTO PROCESSO. SEMPRE DOMANI, PIU' TARDI - ALLE ORE 13 - SI TERRA' UNA CONFERENZA-STAMPA DEL PARTITO RADICALE, ORGANIZZATA ALL'INGRESSO AL GRATTACIELO IN PIAZZA SMOLENSKAJA-SENNAJA.

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Comunicato stampa

Mosca, 9 dicembre 1996

Come comunicato sopra, il 9 e il 10 dicembre in diversi paesi si e' svolta' l'azione con lo slogan "La liberta' del Tibet e la democrazia in Cina", rivolta ai Ministri degli Esteri e che ha l'obiettivo di spingere il MAE ad agire senza indugio per ottenere la liberazione di due prigionieri politici: il bambino di 7 anni Gedhun Choekyi Nyima, riconosciuto dalla Sua Santita' il capo spirituale del Tibet Dalai Lama l'XI-esima reincarnazione del Panchen Lama, e di Wei Jingsheng, uno dei piu' famosi dissidenti cinesi, condannato a 15 anni di reclusione in carcere per la difesa dei diritti.

A Mosca il Partito Radicale ha organizzato una guardia davanti il palazzo del Ministero degli Esteri russo, i cui partecipanti, due alla volta, avrebbero dovuto sostituirsi a vicenda rimanendo presso il MAE per 24 ore - dalle 13 del 9 dicembre fino alle ore 13 del 10 dicembre, con in mano i manifesti "Liberta' del Tibet, democrazia in Cina e "Liberta' al Panchen Lama e a Wei Jingsheng".

Pero' alle 16.30 i due militanti del Partito Radicale che in quel momento montavano la guardia, - Vladimir Parfenov di 23 anni e Viktor Doludenko di 18 anni, sono stati fermati dalla polizia e portati al 5-esima Stazione di polizia, dove e' stato compilato il verbale sulla violazione dell'articolo 166-1 del Codice della Federazione Russa sui reati amministrativi ("violazione dell'ordine dell'organizzazione di riunioni, comizi, processioni e manifestazioni"). Dopo tre ore e mezzo i due militanti furono liberati. Li hanno fatti firmare l'impegno di presentarsi il 10 dicembre alle ore 10 alla Corte Krasnopresnenskij (via Zoologhicheskaja, 2).

Secondo il miliziano di turno, tenente superiore Aleksej Skuratov, la decisione di arrestare i militanti del Partito Radicale fu presa in concordanza con "i capi superiori"(o per loro diretto ordine). Cio' permette di supporre che certi leader russi volevano in questo modo segnalare alle autorita' cinesi che le azioni protesta civile in difesa dei diritti dell'uomo e della democrazia in Cina e nel Tibet, occupato dalla Cina, non godevano neanche di appoggio indiretto da parte della autorita' russe.

In questo caso abbiamo a che fare con una grave ed evidente violazione della legge da parte dei miliziani. I militanti del PR non potevano in nessun modo violare l'ordine dell'organizzazione delle manifestazioni, perche' in conformita' al "Regolamento provvisorio sull'ordine dell'organizzazione di processioni, comizi, manifestazione e picchetti nella cittß' di Mosca", l'azione alla quale partecipano solo due persone non puo' essere considerata come picchetto. Ecco perche' Viktor Doludenko e Vladimir Parfenov hanno gia' hanno' presentato petizione alla Procura di Mosca.

Speriamo inoltre, che l'udienza di domani riesca a scoprire la verita' e a formulare una giusta decisione.

Ancora una volta ricordiamo ai giornalisti che la Conferenza stampa del Partito Radicale, fissata alle ore 13 del 10 dicembre avra' luogo, come previsto, all'ingresso principale del grattacielo del MAE in piazza Smolenskaja-Sennaja. Questa volta, pero', si parlera' non solo della sorte del Panchen Lama e di Wei Jingsheng, ma anche - purtroppo - delle azioni illegittime della milizia di Mosca nei riguardi dei partecipanti all'azione per la difesa dei diritti dell'uomo, compiute a vigilia della Giornata Internazionale dei Diritti dell'Uomo.

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Per ulteriori informazioni:

tel. (095) 9239127

 
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