COMUNICATO STAMPA
DIRITTI UMANI. ORDINE PUBBLICO E SANITA'. DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE. OPZIONI SCONOSCIUTE PER LA MAGGIORANZA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI GROSSETO: TANT'E' CHE NON NE VOGLIONO NEANCHE DISCUTERE E ABBANDONANO L'AULA. INCREDIBILE MA VERO: IL CONSIGLIO COMUNALE DI GROSSETO AGISCE COME NEANCHE L'ULTIMO OTTUSO CONSIGLIO A MAGGIORANZA "BULGARA" POTREBBE FARE.
Grosseto, 12 Dicembre 1996. Grazie all'iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale, all'ordine del giorno della seduta di ieri c'erano tre argomenti proposti dai radicali dei club Pannella-Riformatori:
- democrazia e liberta' in Cina e Tibet
- 20 referendum liberali, liberisti e libertari
- ordine pubblico, sanita': politiche delle droghe in città' e limiti della legislazione proibizionista nazionale (simile all'odg del consiglio comunale di Torino, aprpovato anche ad Arezzo e Carrara .. per restare alle città' capoluogo della Toscana)
La discussione non c'e' stata, pero', perche' la maggioranza dei consiglieri ha ritenuto opportuno abbandonare l'aula e far mancare il numero legale.
Filippo De Martino, segretario grossetano dell'associazione del Partito Radicale in Toscana, ha rilasciato il seguente commento:
"Mentre ringrazio il Presidente del Consiglio di aver messo all'ordine del giorno le nostre richieste, prendo atto della gravita' di quanto accaduto. La discussione che chiedevamo sui tre argomenti era sicuramente d'attualita': per la questione di Cina e Tibet, il 10 dicembre era la giornata Onu dei diritti umani e decine di manifestazioni ci sono state in varie città' del mondo e anche in Toscana; sui 20 referendum, fra meno di un mese si pronuncera' la Corte Costituzionale e probabilmente verremo chiamati alle urne nella prossima primavera; sulla droga e' strage quotidiana, anche nella nostra città', di persone e di diritto: strage che continua grazie ad amministratori e consiglieri che si ostinano ad avere gli occhi bendati.
La gravita' dell'abbandono dell'aula e' proprio nel rifiuto di discuterne, quasi che il nostro Consiglio sia immune da cio' che succede in quel mondo che e' anche nella quotidianita' delle nostre strade e dei nostri rapporti cittadini. Ne prendo atto: i rappresentanti dei cittadini di Grosseto, probabilmente, appartengono ad un'altra dimensione, quella della non-discussione, del non-confronto. Grosseto sara' anche il centro del mondo, ma sicuramente di un mondo in estinzione che sta trascinando anche il Consiglio Comunale nel suo baratro di rifiuti tossici e intossicati.
Per quanto riguarda i riformatori e i radicali, siamo invece confortati dalle migliaia di cittadini di Grosseto -senza pregiudizi ideologici e di parte- che aderiscono alle nostre iniziative, firmano i referendum e le petizioni, e grazie ai quali, anche i consiglieri comunali della nostra città' saranno costretti a esprimersi: e' il bello della democrazia, quella fatta di confronti, di voti pro e contro, non quella di chi diserta .... e siamo ancora noi a costruirla e a ricordarla".