questo e' un messaggio che ho postato nella conferenza "il fatto del giorno", ma che credo vada benissimo anche qui. Il riferimento e' ad un comunicato "ufficiale" dei tupac amaru che stanno occupando l'ambasciata di Lima, postato in quella conferenza da un conferenziere.Messaggio del Mrta
pur non essendo d'accordo con l'azione e il metodo dei tupac amaru, riconosco che le motivazioni che adducono sono piene di pathos, sentimento, sincerita' e desiderio di giustizia, e che la loro azione e' generata dal regime liberticida di Fujimori.
Si sono messi in un imbuto senza sbocco, affidandosi spesso a slogan che, nella loro apparente semplicita' che invece e' confusione del giorno con la notte e ripetizione di slogan vuoti nella loro applicazione istituzionale del contesto in cui vivono, dicono l'esatto contrario di cio' che vorrebbero. Le responsabilita' di questa loro scelta di metodo sono nella suicida propaganda rivoluzionaria del catto-marxismo sudamericano, che porta solo all'assassinio delle coscienze e delle vite rivoluzionarie.
Ma, al di la' delle responsabilita' -che comunque i Bertinotti di turno, con il loro schifoso opportunismo di "armiamoci e partite" dovranno pur pagare- rimane la disperazione e la incontestabile rettitudine umana e rivoluzionaria che li ha portati a rischiare in prima persona.
Mi sento proprio disarmato di fronte a cio' che sta succedendo li'. E ne soffro, molto. E mi pongo una domanda: non sara' il caso di far intervenire le istituzioni internazionali? Cosa possiamo fare, noi nonviolenti rivoluzionari libertari, per evitare il massacro di vite e di speranze che lentamente si sta preparando. Perche' alla fine ci sara' un solo risultato: morte. E li', non ci sono cazzi, nn si discute. Come trasformare in vita la disperazione di questa azione?