ocrazia economica . Questa è un primo passo per assicurare una crescita strutturale in questi Paesi...Se si spostano reddito e ricchezza da una parte all'altra del mondo, nei Paesi in via di sviluppoo sidevono detrmionare le condizioni perchè si realizzino espansione e democrazia...Sono cionvinto che sia per i produttori dei Paesi più industrilizzati sia per il mercato globale servono più democrazia e più regole in particolare per quanto riguarda i dirtti delle persone e la difesa dell'ambiente..."Interessante è anche la classifica internazionale '96 elaborata da Werner International sul costo del lavoro: fatto 100 il costo del lavoro negli Stati Uniti, in Italia è pari a 136, contro 48 della Corea del Sud, 13 della Thailandia, 7 delle Filipine, 5 dell'India e dellla Cina, 4 di Sri Lka, Pakistan e Indonesia.
Dunque, il costo de lavoro è uguale in una democrazia (certo imperfetta ma pur sempre tale) come l'India e in una non-democrazia come la Cina; ma dell'India si parla poco...
Termino con un interrogativo certo grossolano ma non credo peregrino: Oggi in Corea, fra cinque o dieci anni in Cina?