Il Senato della Repubblica/La Camera dei Deputati
Premesso che:
- nel Tibet occupato è in corso una durissima repressione, che assume forme di vero e proprio genocidio non soltanto culturale, programmato e praticato anche attraverso un massiccio trasferimento di popolazioni dalla Cina Popolare teso alla estinzione per diluizione della popolazione Tibetana;
- il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace 1989 e capo spirituale e politico dei Tibetani, nella sua fermezza nonviolenta e gandhiana propone incessantemente dialogo e negoziato con il Governo di Pechino, sotto l'egida delle Nazioni Unite e del loro Segretario Generale;
- l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ripetutamente affrontato la tragedia tibetana con le Risoluzioni n. 1353 (XIV) del 1959, 1723 (XVI) del 1961, 2070 (XX) del 1965;
- il Parlamento Europeo ha reiteratamente levato la sua voce con le Risoluzioni del 15 ottobre 1987, 16 marzo 1989, 15 marzo 1990, 12 settembre 1991, 13 febbraio 1992, 15 dicembre 1992, 25 giugno 1993, 17 settembre 1993, 13 luglio 1995, 14 dicembre 1995 nelle quali vengono denunciate le violazioni dei diritti umani in Tibet nonché l'invasione e l'occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare di Cina;
- risoluzioni sulla situazione in Tibet sono state approvate di recente dal Bundestag tedesco, dalla Camera dei deputati belga e dal Parlamento lussemburghese;
- il Parlamento Europeo ha approvato numerose risoluzioni di condanna delle violazioni anche dei più elementari diritti della persona nella Repubblica Popolare di Cina;
- decine di migliaia di prigionieri politici sono detenuti sul territorio della Repubblica Popolare cinese nei famigerati "Laogai", in cui le condizioni di detenzione sono letteralmente disumane;
Impegna il Governo:
- a porre in essere ogni sforzo politico e diplomatico affinché nella Sessione della Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite, che si riunirà a Ginevra dal 10 marzo prossimo al 18 aprile, una risoluzione sulle violazioni dei diritti della persona nella Repubblica Popolare di Cina, nel Tibet, nel Turchestan Orientale ed in Mongolia interiore, e per la immediata scarcerazione dei detenuti politici e per la chiusura dei Laogai.