come radicale albanese su: "LA CAUSA TIBETANA NON E' LA CAUSA DEL PR. L'URGENZA DI UN "MANIFESTO" E DI UNO "STATO DEL PARTITO", ho giudicato che ha raggione, poiche recente l'esperienza dell'Albania e degli Albanesi in altri luoghi, mi ma messo in difficolta personali come radicale albanese.
Cito Paolo:
"sembra difficile possa dare vita ad altri soggetti
politici diversi da sé senza negare la necessità della
sua propria esistenza". e secondo me, questa considerazione e' giusta, almeno per me, come radicale albanese che sta passando brutti momenti a non avere possibilita' di dare un contributo politico alla crisi economica, politica del suo paese, chiedendo, soltanto, da miei coonazionali di collaborare sulla liberta' del Tibet. E credo che al mio posto sono anche altri colleghi radicali del Sofia, del Kosovo, e forse tutti quelli che vivono al Ex Est Europa socialista economica e politica.
Cito Paolo ancora:
"Il Partito deve agire da soggetto politico che
prefigura, nel suo stesso essere e nel modo in cui si
organizza, l'ambito istituzionale in cui intende agire,
e che intende creare".
Questa considerazione io la vedo, dal punto di vista di un radicale albanese che ha avuto una simile idea (certo non era' al livello di quella di Paolo), il qualle, lo ellaborato in qualche modo personale anche con Olivier e Massimo, come un consiglio construtivo di un militante con molta esperienza, sul nostro operato. Cioe', come una proposta di discutere anche sul modo d'operare, sul coordinamento tra centro ed la periferia, sul cordinamento delle iniziative del centro e quelle della periferia, che abbiamo preso e che dobbiamo prendere, a scopo di fare un lavoro piu' eficace.
Essendo un Partito Transnazionale Radicale, noi dobbiamo anche, lavorare sui nostri problemi politici nazionali oltre al Tibet "nell'ambito della esplicita e praticata consapevolezza della strumentalità della causa tibetana rispetto alla potenzialità di un nuovo assetto istituzionale del pianeta". Il Partito Transnazionale Radicale e' un Organizzazione transnazionale che dovra' operare oltre delle linee di convolgimento di molti politici nazionali di molti paesi, sul Tibet, paralelamente, nel convolgimento del suo stesso nei diversi evenimenti politici delle diverse iniziative su diversi problemmi nazionali, a dare un contributo anche modesto ad un nuovo asseto instituzionale del pianeta.
Io come radicale albanese la vedo cosi: noi in questi anni recenti abbiamo nostri uffici estessi in molti paesi, abbiamo anche dei nostri esponenti nel Parlamento Europeo, intanto, abbiamo anche i Rapresentanti degli nostri Stati al Consiglio Europeo e nei diversi Instituzioni Europei con gli interessi connessi anche, cosi, avendo molti problemmi politici immediati sulla nostra comunita' vicina europea e oltre, (in Qipro, in Kosova, in Sofia, in Albania, in ex Yugoslavia e in tutto l'est ex paesi Socialisti dell'Europa, paesi che hanno veramente bisogno della nostra politica Ghandiana di non violenza,) dobbiamo convolgere i politici di questi reggioni nelle nostre iniziative ma, dobbiamo anche dare una sodisfazione politica alle loro interessi professionali, alle loro evenimenti politici, a scopo di arrivare ed ottenere in piu' dalle nostre definitive raggioni delle nostre bataglie, e ad essere piu' estessi nelle nostre iniziative e ai campi convolti...