in bulgaria un mese di ininterrotte dimostrazioni di massa e negli ultimi giorni anche scioperi in tutti i settori ha prodotto come risultato di rovesciare il governo comunista e mafioso. anche voi sulle televisioni internazionali avete visto il nuovo presidente della repubblica affacciarsi dal balcone qui vicino per annunciare alla folla esultante: "giovani bulgari, avete vinto!" e ne e' seguita una commovente, interminabile ovazione.
saranno presto convocate le elezioni anticipate e il paese sara' finalmente governato da un governo e non piu' da una associazione per delinquere di stampo mafioso. e' una vittoria dell'intero paese, anche degli elettori "di sinistra" che li votarono ma si sono sentiti truffati da una banda di criminali comuni che ha irrimediabilmente sputtanato quanto c'e' di buono (e ce n'e') nel termine "socialismo".
attualmente per costoro e' bene che non si facciano troppo vedere in giro: rischierebbero di brutto. per loro non vogliamo la forca ne' il linciaggio con pubblico ludibrio, ma solo che vengano civilmente processati, con tutte le garanzie, ma anche con la gravissima imputazione di crimini contro il popolo.
ma sui fatti bulgari il piu' depresso di tutti e' probabilmente il nostro vicino di casa: il dittatore fascista serbo milosevic perde gli ultimi amici, gli rimane solo tudjiman, e se non e' proprio scemo (purtroppo non lo e') vede i suoi giorni contati. bene! molto bene!!
ma torniamo alla rivoluzione bulgara, perche' di rivoluzione si tratta. grande e' stato il ruolo dei media, in particolare i nostri amici di darik radio (pregasi anagrammare...) sono stati straordinari: quella che era una piccola radio privata e' divenuta la piu' ascoltata nel paese grazie alle dirette delle manifestazioni e ad una posizione di parte ma proprio percio' assolutamente non ambigua. poi perfino i giornalisti della televisione di stato hanno dato prova di non essere cosi' vigliacchi come sembrano, e anche loro hanno scioperato, contro la censura e per una televisione libera e indipendente.
insomma stiamo vivendo un momento magico in questo paese, e sul viso dei bulgari, pure affamati e infreddoliti, e' tornato un bel sorriso di ottimismo. quello bulgaro e' un popolo molto fiero (forse troppo!) e degno di grande rispetto. personalmente mi onoro di parlare (sarebbe piu' esatto dire balbettare) la loro lingua e proprio adesso festeggio cinque anni in bulgaria: atterrai a sofia per la prima volta il 7 febbraio 1992. ne seguirono esattamente altre cinquanta. perdonerete quest'ultima nota personale, ma non posso trattenermi perche' in questo momento, anch'io come ogni "bulgaro", mi sento la persona piu' felice del mondo!
ma torniamo a parlare di cose serie: in questa situazione di manifestazioni di massa anticomuniste il partito radicale, transnazionale e transpartito, ha tenuto un atteggiamento di altissimo profilo politico. infatti non e' un mistero che un mese fa il segretario del partito, che ne e' responsabile dell'indirizzo politico e quindi e' anche il mio "capo", sostanzialmente mi nego' il permesso di portare in manifestazione la bandiera del partito.
per telefono e via agora' litigammo ferocemente sulla questione, ma oggi devo ammettere che ebbe ragione lui, nel senso che conseguentemente mi costrinse ad una adesione solo a titolo personale che in quanto tale mi ha poi consentito di avere un ruolo piu' significativo nella crisi bulgara, piu' significativo di quanto lo sarebbe stato se si fosse trattato di una adesione generica e qualunquista.
ecco perche' adesso gli sono grato per avere frustrato i miei facili entusiasmi e mi abbia invece di fatto costretto ad operare con intelligenza politica. pero' d'altra parte non esageriamo troppo con le lodi ad olivier... oggi qui e' una splendida giornata di sole, come se anche il buon dio volesse festeggiare la vittoria del bene contro il male, la vittoria del popolo che insorge contro il giogo mafioso. una cosa cosi' grande e neravigliosa che non l'avevo mai vissuta in precedenza. in questo momento tutte le radio private stanno trasmettendo programmi di grande festa con tanta musica rock. per questo paese di cui sono innamorato, i problemi rimangono, e saranno difficili da risolvere, ma li affronteremo con un altro spirito.
sono molto felice e altrettanto spero di tutti voi