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Partito Radicale Silvja - 11 febbraio 1997
CINA, SANGUE NEL XINJIANG ISLAMICO

L'etnia "uigura" scende in piazza contro i "colonizzatori": decine di vittime. Imposto il coprifuoco

E' la più grave sommossa degli ultimi 50 anni. Pechino inasprisce la repressione contro gli indipendentisti

(Il Corriere della Sera, 11 febbraio 1997)

Yining (Cina) - Almeno 30 persone di etnia uigura sono rimaste uccise la scorsa settimana nella più grave rivolta anticinese degli ultimi 50 anni a Yining, nella regione musulmana dello Xinjiang. Lo hanno riferito fonti cinesi a Pechino e, da Kazakhstan, esponenti del Fronte nazionale unito rivoluzionario, organizzazione autonomista uigura. A Yining, è in vigore il coprifuoco.

I disordini sono scoppiati il 5 febbraio quando degli agenti si sono recati ad arrestare alcuni giovani uiguri, l'etnia musulmana maggioritaria nella regione, ma minoritaria nella grande città di Yining, posta al confine con il Kazakhstan e abitata in prevalenza da immigrati cinesi. Le famiglie si sono rifiutate di consegnare i ricercati e ben presto si è radunata una folla.

Secondo il quotidiano do Hong Kong "Ming Pao" gli scontri sono cominciati durante una dimostrazione per l'indipendenza dello Xinjiang alla quale hanno partecipato un migliaio di persone. La polizia, riferisce il giornale, non ha aperto il fuoco e i morti, solo 10, sarebbero cinesi Han. La polizia di Yining ha negato gli incidenti.

Sabato un centinaio di esuli uiguri ha dimostrato davanti al consolato cinese di Istambul, per protestare contro l'arresto di connazionali a Yining. E' stata bruciata una bandiera cinese.

Nello Xinjiang il movimento indipendentista è stato particolarmente attivo nel '96, con attentati anche mortali. Le autorità cinesi sono preoccupate per la stabilità nella regione. Gli appelli all'unità e a combattere le attività separatiste o religiose illegali sono quotidiani. Le autorità cinesi in Xinjiang hanno recentemente fatto regali e annunciato promozioni agli amministratori di etnia uigura della regione.

 
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