Da "La Stampa" del 15 febbraio:
"...ieri a Teheran migliaia di fdeli riuniti davanti all'università prima delle preghiere del venerdì hanno chiesto l'eliminazione dello scrittore <>.In quasi tute le moschee, durante le preghiere, è stata invocata l'esecuzione. <> gridavano i fedeli rivesandosi nelle strade....(alle critiche di Rushdie)il Foreign Office ha replicato ieri affermando che il ministro degli Esteri britannico, Malcolm Rifkind, si adopera contro i <>: <>...(capito, Dini?!)Sul "Corrieredellla Sera" del 15 febbraio, editoriale di Gianni Riotta "Il silenzio dei vili sul caso Rushdie":
...Il presidente Scalfaro, il premier Prodi, ilsuo vice Veltroni, il ministro degli Esteri Dini sono persone perbene e colte. Perchè non comunicare a Teheran che l'Italia proprio non ci sta davanti a questa tortura e a quest apena di morte in diferita? Il presidente iraniano Rafsanjani assicura ai diplomatici e agli uomini d'afari europei che l'Iran non assoledrà sicari contro Rushdie. Ma, dice da furbone, non può abrogare l'editto di Khomeini, perchè nessuno può cancellare un editto delpadre della patria. Traduzione: datemi armi e business e che Rushdie si arrangi a sopravvivere...Nè si tratta di minacce vuote...Ettore Capriolo,l traduttore di Rushdie initaliano, è stato accoltelllato da un fanatico. L'editore norvegese del romanzo, Wilheilm Nygaard, è stato invece ferito a pistolettate (e il traduttore giappponse fu ucciso, ndr).
Senza colpa alcuna la vita del nostro concittadino europeo Salman Rushdie è minacciata da 2920 giorni da un editto barbaro e ingiyusto, che disonora la tradizone di tolleranza che pure ha radici nel Corano, libro sacro all'Islam. Rushdie, solo, abbandonato da tuti, non perde il senso dell'humour:<>...Ministro Veltroni, Rushdie è colto,ironico, un po' snob, inguaribilmente di sinistra come tanti intellettuali europei. E'uno come lei, come i suoi amici. L'Itlai ha bisogno di export, d'accordo, ma proprio non pssiamo fare di più contr le canaglie che lo perseguitano? Movimento contro la pena di morte dove sei? Perchè hai paura degli ayatollah?"
(Riotta, dove sei stato tu finoalle lacrime di coccodrillo, inguaribilemtne di sinistra, di oggi...)
Su "La Repubblica" del 16 febbraio, Vittorio Zucconi parla delle critiche rivolte da Rushdie al governo italiano in un editoriale apparso sul New York Times..."un atteggiamento che Rushdie attribuisce a machjiavellismo politico, ma che un cittadino italiano sarebbe tentato di attribuire alla normale prassi di tutte le burocrazie ministeriali italiane, si tratti di doamnde di pensionearretrata o di appelli di scrittori perseguitati..." (e bravo lo Zucconi, minimizziamo, banalizziamo....)