a) B4-0062, 0063, 0077, 0091, 0094, 0095, 0098, 0111, 0123, 0124, 0134 e 0142/97
Risoluzione sulla 53a sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo
Il Parlamento europeo,
- visti gli articoli J 1.2. del trattato sull'Unione europea e 130 U del trattato CE, che sanciscono la promozione dei diritti dell'uomo come uno degli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune,
- vista la sua risoluzione del 12 dicembre 1996 sui diritti dell'uomo nel mondo e la politica dell'Unione in materia di diritti dell'uomo (1),
- vista la sua risoluzione del 27 marzo 1996 sulla 52a sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo (1),
- viste le sue precedenti risoluzioni sull'abolizione della pena di morte, in particolare la risoluzione del 17 maggio 1995 sul funzionamento del Trattato sull'Unione europea nella prospettiva della Conferenza intergovernativa del 1996 - attuazione e sviluppo dell'Unione (1) in cui si chiede l'introduzione nel Trattato sull'Unione europea di un articolo specificamente riferito alla messa al bando della pena capitale,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica popolare di Cina,
A. considerando che l'Atto finale della Conferenza di Vienna sui diritti dell'uomo (luglio 1993) ha ribadito l'universalità, l'indivisibilità e l'interdipendenza dei diritti umani,
B. considerando che alcuni Stati dell'Unione europea sono attualmente membri della Commissione delle Nazioni unite per i diritti dell'uomo,
1. chiede al Consiglio e agli Stati membri di seguire con determinazione i casi relativi ai diritti dell'uomo sollevati nelle risoluzioni del Parlamento europeo, e in particolare la situazione dei diritti umani in Birmania, Cina, Colombia, Indonesia, Iran, Iraq, Nigeria, Sudan, Timor orientale e Turchia;
2. invita il Consiglio e gli Stati membri a includere la Cina tra le priorità per la prossima sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo in considerazione del peggioramento della situazione dei diritti umani registrato in Cina, nonché ad opporsi a qualsiasi tentativo di impedire alla Commissione delle Nazioni Unite di discutere la situazione in Cina, adoperandosi in ogni modo per ottenere il sostegno alla presente risoluzione da parte di altri membri della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo;
3. invita il gruppo di lavoro dell'Unione europea sui diritti umani ad avviare immediatamente la stesura di una risoluzione sulla Cina e suggerisce che questa comprenda punti come il rilascio dei prigionieri politici, una garanzia scritta affinché le organizzazioni umanitarie internazionali abbiano accesso regolare e riservato ai detenuti nelle prigioni cinesi, l'abolizione della detenzione amministrativa arbitraria e la celebrazione di processi giusti in linea con i requisiti internazionali, l'abrogazione delle leggi sui reati di "controrivoluzione", la firma della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, nonché della Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali;
4. chiede inoltre all'UE e agli Stati membri di attivare tutti i mezzi politici e diplomatici affinché una risoluzione sulla situazione dei diritti dell'uomo nel Tibet occupato, in Mongolia e nel Turkestan orientale venga approvata dalla Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite tenendo conto delle risoluzioni approvate dal Parlamento europeo;
5. propone che l'Unione europea presenti una proposta in ordine all'organizzazione di una convenzione internazionale contro l'impunità nel corso della prossima riunione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo;
6. chiede l'adozione di norme giuridiche più efficaci per tutelare i bambini dagli abusi sessuali, da pratiche di sfruttamento del lavoro e dagli effetti della guerra;
7. invita tutti gli Stati membri a sostenere una risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni durante la sessione del 1997 della commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo come primo passo per l'abolizione della pena di morte per tutti i crimini entro il 2000;
8. sollecita l'adozione, a livello di commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo, del progetto di dichiarazione dell'ONU sui diritti dei popoli indigeni come convenuto da tutte le parti interessate, compresi i popoli indigeni;
9. invita il Consiglio e gli Stati membri di contribuire a migliorare l'efficacia del Centro delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo sia mediante riforme continue che attraverso la messa a disposizione delle necessarie risorse finanziarie;
10. invita la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo a discutere le accuse di violazioni dei diritti dell'uomo in connessione con talune industrie petrolifere e altre multinazinoali;
11. invita la Presidenza del Consiglio a riferirgli per iscritto sulle attività del Consiglio stesso in merito alla prossima sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e agli Stati che sono membri della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo.