S.Pietro Paolo, noto gesuita che va sotto il falso nome di Paolo Pietrosanti, anche detto paolino perchè fa i capricci come un bebè:CAPRICCIO UNO: E' il 1994 quando il nostro decide che è ora di finirla con i dilettanti, e che finalmente bisogna che di esperanto si occupi un politico professionista, non un pazzo eclettico tassinaro-architetto-artista-grafico: insomma, la politica ai politici!
Al Congresso dell'Associazione Radicale Esperanto, esso, che ora afferma che il Partito Radicale non è realmente riuscito ad essere transnazionale, esso dicevo, propone che l'associazione stessa diventi da transnazionale ad italiana! La coerenza ai coerenti!
Ma Giorgio Pagano, più alto che mai, viene rieletto segretario per un plebiscito bulgaro: così il nostro, che pur aveva millantato "Ed allora andremo allo scontro in congresso!" si va invece a scontrare con la capoccia contro la caviglia di Pagano.
CAPRICCIO NUMERO DUE: Superpaolino decide allora che se non se ne occuperà lui la campagna esperantista avraà perduto tutti i suoi connotati di validità politica.
Esso dunque afferma testualmente di non sapere se quella esperantista sia davvero una campagna del Partito: probabilmente era al cesso mentre i congressisti approvavano la mozione del partito.
Allora, se ti fregi del titolo di CONSIGLIERE GENERALE DEL PARTITO RADICALE TRANSPARTITO E TRANSNAZIONALE, allora, mio caro santo gesuita consigliere generale del partito radicale transpartito e transnazionale, scrivi 100 volte ad alta voce la mozione del Partito: per ora sei bocciato!
Ma se vuoi ridiscutere la campagna avresti dovuto farlo in congresso, apertamente, in solitudine fiera e pannelliana: ma c'è tempo... c'è il prossimo congresso...per ora sei bocciato.
Davide.