I RADICALI: "Ostacolata MOZIONE PER IL TIBET"Da "Il Corriere della sera" - 13 marzo 1997 - pag. 13
ROMA - Per la seconda volta il presidente del Senato, Nicola Mancino, si è opposto all'inserimento nell'ordine del giorno di una mozione di condanna dell'occupazione del Tibet da parte della Cina. Tutti i capigruppo, all'unanimità, avevano approvato il fatto che la mozione, presentata dal partito Radicale, fosse messa all'ordine del giorno. Sono stati gli stessi radicali a darne l'annuncio. La mozione impegnerebbe il governo italiano a depositare presso la Commissione Diritti umani dell' ONU, e a far sì che sia approvata, una risoluzione di censura per la violazione dei diritti della persona umana in Tibet.
I radicali denunciano: "Esisterebbe da parte di Unione Europea e USA la volontà di depositare alla Commissione ONU di Ginevra, i cui lavori si sono aperti lunedì scorso, una risoluzione congiunta; ma questo è da oggi reso impossibile dal veto opposto da Italia e Francia". Attivisti per i diritti umani avevano protestato a Ginevra contro l'occupazione cinese del Tibet e per l'avvio di negoziati tra il Dalai Lama, guida spirituale del Tibet e capo del governo in esilio, e Pechino.