DIRITTI UMANI IN CINA: SCONTRO FRANCIA-OLANDA
Parigi blocca la condanna dell'Onu.
Il Messaggero, 2 aprile 1997, pag. 11
GINEVRA - La Commissione dell'Onu per i diritti umani e' stata teatro di una clamorosa spaccatura fra i membri dell'Unione Europea, con scontro fra Parigi e l'Aja: il motivo la bozza di una risoluzione di condanna per la Cina. Di fronte alla posizione contraria della Francia, l'Olanda ha rinunciato nella circostanza all'espletamento della presidenza comunitaria. La decisione e' stata annunciata con parole piuttosto dure dal capo della delegazione olandese Peter Palthe, durante una riunione degli ambasciatori comunitari. L'atteggiamento di Parigi, ha detto il rappresentante olandese, e' quanto meno "vergognoso". "L'Olanda - ha sottolineato - si rifiuta di espletare la presidenza del ridicolo". La rinuncia olandese non solo paralizzera' le consultazioni sulla risoluzione di condanna per la Cina, accusata del mancato rispetto dei diritti umani, ma anche le discussioni riguardanti altri paesi, come Iran, Iraq, Zaire e Nigeria. Il passo e' destinato inoltre a acuire il clima di tensione che si respira nella Commi
ssione. I delegati di Pechino hanno interrotto bruscamente l'ambasciatore all'Onu degli USA William Richardson, quando ha sferrato un attacco alla Cina, accusandola di violare pesantemente i diritti umani. Durissime le parole usate da Richardson: "il governo di Pechino continua a commettere gravi e ben documentate violazioni dei diritti dell'uomo e non cessa di limitare seriamente le liberta' fondamentali di espressione, di stampa e di associazione in violazione delle norme internazionali".