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Conferenza Partito radicale
Bergamini Silvia - 3 aprile 1997
Dall'agenzia Adnkronos del 3 aprile 1997 - ore 17.27

PENA DI MORTE: COMMISSIONE DELL'ONU APPROVA PROPOSTA ITALIANA

GINEVRA - Con 27 vori a favore, 11 contro e 14 astenuti, la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra ha approvato la proposta italiana per una moratoria delle esecuzioni in vista dell'abolizione definitiva della pena di morte. Presenti alla votazione 52 dei 53 Paesi membri della Commissione, assente solo il Mali: tra i contrari figurano gli Stati Uniti, mentre tra gli astenuti si contano Cuba, Filippine e Gran Bretagna.

Si è giunti a tale risultato, ha spiegato all'Adnkronos Sergio D'Elia, segretario generale di Nessuno Tocchi Caino - lega di cittadini e parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000 - dopo sette votazioni su emendamenti, tutti respinti, presentati dal blocco asiatico ed arabo, che è tradizionalmente favorevole alla pena di morte ed ha tentato di vanificare i contenuti della risoluzione. "Un'aula piena ed attenta", ha detto D'Elia, sottolineando che per la prima volta in Commissione vi sono stati 20 Paesi che sono intervenuti nel dibattito con dichiarazioni di voto.

La risoluzione chiede una moratoria della pena di morte in vista della sua abolizione, la presentazione da parte del segretario generale dell'Onu alla Commissione di un rapporto annuale sui progressi compiuti nel mondo sulla pena di morte e quindi agli Stati di fornire pubblicamente tutte le informazioni utili per la compilazione di tale rapporto. Il documento chiede infine di porre la questione della pena capitale all'ordine del giorno nelle prossime sessioni della Commissione. (segue)

PENA DI MORTE: COMMISSIONE DELL'ONU APPROVA PROPOSTA ITALIANA (2)

"Con questo voto la pena di morte diventa a tutti gli effetti questione attinente ai diritti umani - ha commentato D'Elia - E' un passo in avanti nella direzione giusta, verso, cioè, l'affermazione di un nuovo diritto umano: quello a non essere uccisi in seguito ad una sentenza giudiziaria. Ora siamo più forti nei confronti degli stati che ancora la mantengono nonché nei confronti dell'Assemblea generale dell'Onu, dove ripresenteremo una proposta di moratoria nella prossima riunione".

D'Elia ha tenuto infine a sottolineare che si è giunti a questo risultato grazie all'opera delle associazioni abolizioniste, da Nessuno Tocchi Caino ad Amnesty International al Partito radicale trasnazionale, nonché al lavoro svolto dal Parlamento e dal governo italiani e dalla delegazione italiana a Ginevra.

 
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