Da "la Stampa" del 12 aprile:
"Raovan Stojicic, viceministro degli Interni della Serbia incaricato per la pubblica sicurezza, era uno dei persponaggi più vicini al presidente serbo Milosevic...Nato nel '51, Stojcic era stato di recente promosso a generale di polizia e stava per essere nominato miniastro degli Interni della Serbia. La sua carriera è iniziata nell'83 quando ha guidato le unità speciali contro la rivolta albanese nel Kosovo. E' stato Stojicic a organizzare le unità paramilitari serbe in Croazia nel 1991. Oltre alla Krajina, i suoi miliziani hanno attaccato la Slavonai orientasle e raso al suolo la città di Vukovar. Da quel moemento in poi Stojicic non ha fatto che salire di grado...il capo della polizia era ala testa di un'unità speciale soprannominata i <> o <>...Di recente aveva criticatosulla stampa l'uso della forza per reprimere le manifestazioni organizzate per tre mesi dal'opposizione per il riconoscimento della vittoria elettorale. Ma a Belgrado sono in molti ad aver riconosciuto i suoi <risti>> proprio il giorno dellebotte più feroci, quando un manifestante fu ucciso e decine di altririmasero feriti..."Un altro testimone scomodo per Milosevic che non potrà più parlare...
Dal "Corsera" del 14 aprile:
<>"Sarajevo- Durante l'incontro con Givanni Paolo II l'esponente serbo della presidenza collegiakle della Bosnia Erzegovina è intervenuto a favore dei criminalidi guerra. <>.L'esponente serbo della presidenza ha in pratica respinto l'appello del Papa afavore del ritorno dei profughi.
<>.Ovvero, la solita, pagante, politica del bastone e della carota...