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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 22 aprile 1997
Timor Est/ estratti dal discorso di José Horta al PE

JOSE RAMOS HORTA ALLA COMMISSIONE ESTERI DEL PARLAMENTO EUROPEO

Bruxelles, martedi 22 aprile 1997

La Commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo ha oggi incontrato il Premio Nobel per la Pace 1997, José Ramos HORTA. Durante l'incontro Horta ha ringraziato il Parlamento europeo e tutti i paesi che si sono costantement impegnati sulla questione timorense. Tale interesse ha, infatti, contribuito a rendere il problema più chiaro e noto al di fuori degli ambienti politici. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a quanti, pur in posizioni di governo, non hanno trascurato l'importanza dei diritti umani e delle libertà fondamentali dovunque nel mondo, dimostrando che è possibile conciliare i rapporti economici con il sostegno ai principi democratici. Molto lodevole, ha proseguito il Premio Nobel per la Pace, è stata a questo proposito la condotta di Danimarca e Olanda (quast'ultima in qualità di presidente del consiglio dell'Unione Europea) nel corso dell'ultima Commissione dei Diritti dell'Uomo a Ginevra che hanno presentato e fortemente sostenuto una proposta di risoluzione sulla situazione

dei diritti umani in Cina.

Ricordando l'illegalità (come ribadito in varie risoluzioni ONU) e l'atrocità dell'invasione indonesiana di Timor Est, Horta ha affermato che ciò di cui il suo paese ha maggiormente bisogno è, oltre agli aiuti umanitari che sono assolutamente benvenuti, un'assistenza politica che permetta di concepire la migliore strategia per lo sviluppo dei diritti umani.

Horta ha inoltre sottolineato il fatto che Timor Est possa essere preso come esempio di ciò che la Realpolitiek produce nel campo del diritto internazionale.

Infine Horta ha ricordato che, quando l'Unione Europea si muove in difesa dei diritti dell'uomo (in Cina, in Indonesia come altrove) non commette un atto d'ingerenza nelle politiche interne di tali paesi, bensì fa propria la causa di milioni di persone che, in Asia come in qualsiasi altro continente, hanno lottato e lottano per la democrazia.

 
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