Roma, 9 mag. (Adnkronos). A più di due anni dal suo processo in Germania, Dusan Tadic è stato condannato per crimini contro l'umanità. Dopo il processo di Norimberga si tratta della prima sentenza di un organo internazionale. Il Tribunale ad hoc per i crimini commessi nella ex Jugoslavia, dopo un anno di processo, ha condannato Tadic per undici delle trentuno imputazioni di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e per le atrocità commesse in Bosnia. Il serbobosniaco è stato invece scagionato dalle accuse di nove omicidi.
Dopo quattro anni di vita il Tribunale per la ex Jugoslavia è riuscito ad arrestare solo otto dei settantaquattro incriminati. Tra i latitanti ci sono il leader serbo Radovan Karadzic e il capo del suo esercito Radko Mladic, entrambi accusati di genocidio.
Ha dichiarato Olivier Dupuis, segretario del Partito radicale e deputato al Parlamento europeo: "Il mondo non può più far finta che questi strumenti di giustizia internazionale non esistano: i mandati di cattura devono essere eseguiti, i processi devono essere giusti, ma rapidi. Le Nazioni Unite devono potenziare i tribunali ad hoc, ma anche passare rapidamente all'istituzione di una corte internazionale permanente che giudichi i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e il genocidio. Solo una giustizia giusta, efficace ed internazionale può porre fine all'impunità dei criminali che è l'altra faccia della pace dopo le guerre, un sicuro incoraggiamento al crimine durante le stesse. Si tratta di una decisione politica che può cambiare le sorti del mondoe che non può essere più rimandata"
(Com/Zn/Adnkronos)
9.MAG.97 19:01