IRAN: MISTERIOSA SPARIZIONE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A TEHERAN.
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO AL PARLAMENTO EUROPEO
Roma, 16 maggio 1997. Si è sempre senza notizia dell'ambasciatore italiano a Teheran. Mentre tutti gli ambasciatori dei Paesi membri dell'Unione europea richiamati a seguito delle gravi prese di posizione della Repubblica Islamica nei confronti della Germania e della Danimarca, sono rimasti in Europa, aspettando una ulteriore presa di posizione del Consiglio europeo, sembra invece che l'ambasciatore italiano sia stato rimandato a Teheran.
Nel frattempo, il Consiglio europeo ha non solo confermato il richiamo degli ambasciatori e la piena solidarietà con la Germania e la Danimarca, ma ha anche deciso - finalmente - di chiudere definitivamente la stagione politica del cosidetto "dialogo critico" con il regime dei Mullah.
Sulla stessa posizione si è inoltre espresso ieri il Parlamento europeo con una risoluzione d'urgenza adottata a stragrande maggioranza.
Dichiarazione di Olivier Dupuis
"La posizione dell'Italia, a tratti molto misteriosa, come risultava anche dall'imbarazzo del rappresentante della Commissione ieri a Strasburgo, è politicamente molto grave. In primo luogo perché sembra indicare una nonvolontà di vedere il regime iraniano per quello che è, in secondo luogo perché costituisce un'altra grave rottura (dopo quella successa a Ginevra sulla questione del rispetto dei diritti umani in Cina) della pur (e purtroppo) embrionale politica estera dell'Unione."
Partito Radicale