eletto anche dai cattolici per combattere i burocratida "Il Corriere della sera" 22 maggio 1997 - pag. 49
di G.Pull
Non ce l'ha fatta un'esponente cattolica come Agnese Moro, forse ce la farà un radicale. Un radicale "storico", come Gianfranco Spadaccia, che ha conosciuto la galera per la difesa dei diritti civili. Entro la fine del mese il consiglio comunale dovrebbe eleggere il difensore civico, quella specie di ombudsman all'italiana al quale tutti i cittadini possono rivolgersi per reagire alle nefandezze della burocrazia.
Quella del Difensore civico è stata una telenovela che ha quasi ridicolizzato la maggioranza "rutelliana": che propose il nome della figlia dello statista ucciso dalle Br e poi non è riuscita a farlo passare. La candidatura di Spadaccia, che ha chiuso la carriera politica diversi anni fa come senatore dei Verdi, ha il sostegno della Lista Pannella, dei Verdi, dei laici di Alleanza per Roma e di Alleanza riformista, del Pds, dei Comunisti unitari e perfino dei popolari che fino a qualche settimana fa avevano promesso sbarramento. Rifondazione sembra non sgradire, Forza Italia pare ben disposta e An non alza gli scudi. Viste le premesse, dovrebbero essere superati i 41 voti (su 60) necessari all'elezione del difensore civico. Anzi: potrebbe essere raggiunta una supermaggioranza "istituzionale".
Rutelli, che si è tenuto fuori dalla vicenda del difensore civico, sembra comunque gradire particolarmente l'elezione di un radicale. Come radicale, ma soprattutto come candidatosindaco nelle elezioni di novembre. I romani che votano Pr sono parecchi: e l'arrivo di Spadaccia in Campidoglio seppure con un ruolo di "contropotere", non può che predisporre gli animi dei pannelliani verso l'attuale sindaco che gode già dell'appoggio ufficiale della Lista Pannella. Le recenti amministrative hanno mostrato che talora bastano poche migliaia di voti per fare il risultato.
"Per noi sarebbe un riconoscimento del ruolo radicale - afferma Piercarlo Rampini, consigliere comunale della Lista Pannella . Mi auguro che Spadaccia raccolga il massimo dei voti: d'altra parte un radicale ha una posizione politica equidistante, guardando a sinistra e a destra. Spadaccia poi non ha bisogno di promettere: quello che ha fatto per i diritti della gente lo sanno tutti."
Pietro Barrera, capogabinetto del sindaco, parla di "figura autorevole e pugnace" riferendosi all'ex senatore da qualche tempo allontanatosi da papà Marco. Anche Barrera sottolinea l' "equidistanza" tra Polo e Ulivo di un personaggio come Spadaccia che, se eletto, avrà dopo l'approvazione in questi giorni della legge Bassanini "il pieno controllo delle delibere della giunta in materia di grandi appalti e di assunzioni se solo glielo chiederà l'opposizione".
Dopo l'esame della candidatura da parte della IX Commissione, che valuterà eventuali incompatibilità, in Campidoglio si aprirà la discussione sul difensore civico. I suoi supporter hanno lo slogan già pronto: "una spadaccia in mano ai cittadini contro il mostro della burocrazia".
La buona riuscita del nuovo tentativo di eleggere il Difensore civico sembra tuttavia legata all'andamento della discussione in corso sulla Variante delle Certezze, il piano di sviluppo urbanistico della giunta. Gli equilibri raggiunti in fase di emendamenti potrebbero confortare o smentire il "superschieramento" raggiunto su Spadaccia, anche se tra i due argomenti non c'è alcun collegamento.