VIAGGIO DEL PREMIER ITALIANO PRODI IN CINA: LA COINCIDENZA CON L'ANNIVERSARIO DELLA TIEN AN MEN NON PUO' ESSERE CASUALE.

PRODI RECHERA' ONORE AI DEMOCRATICI, DIMOSTRERA' A PECHINO GRAVE CINISMO, O PALESERA' COLPEVOLE SUPERFICIALITA'?

PORSI LA DOMANDA E' FORSE GIA' RISPONDERSI ...

Roma, 3 giugno 1997. Secondo quanto si apprende, il Presidente del Consiglio italiano Romano Prodi arriverà a Pechino proprio in coincidenza con l'anniversario di Tien An Men. Delle tre l'una: o il presidente del Consiglio ha deciso di incentrare questa sua visita nella Repubblica Popolare Cinese sulla questione della democrazia e del rispetto dei diritti fondamentali, o il governo italiano ha deciso di improntare la propria politica estera al cinismo più becero oppure ancora Palazzo Chigi e Farnesina sono ormai totalmente permeati della più totale superficialità.

Il fatto che Prodi sarà - come sarà - accompagnato da un folto seguito di imprenditori lascia poco sperare che la visita del Presidente del Consiglio si svolgerà all'insegna di chi come il Premio Sacharov Wei Jingsheng e di altre centinaia di migliaia di persone (dalle 600.000 alle 800.000 secondo stime attendibili) scontano anni e anni di galera per la loro lotta per la democrazia, lo stato di diritto, il rispetto dei diritti fondamentali. Come lascia ben poco sperare che il Presidente del Consiglio affronterà con la dovuta fermezza le politiche di pulizia etnica per diluizione che il regime di Pechino continua a portare avanti in Tibet, nel Turkestan Orientale, nella Mongolia interiore ... che ben presto porteranno alla scomparsa totale di questi popoli, oltre che delle loro culture e tradizioni.

A questo punto rimane solo da chiedersi quanto questo cinismo sia permeato di superficialità. Essendo chiaro che cio' non puo' che costituire un aggravante.

Partito Radicale

Tel. 689.791

Fax. 6880.5396