"La Cina prepara il rilancio industriale e Prodi promette investimenti italiani" "La Stampa" - 6.7.1997 pag. 22
Naturalmente non basta, ma dopo qualche anno di stasi "oggi c'è una radicale intensificazione" nei rapporti con la Cina, come ha detto Prodi, preannunciando anche una visita di Scalfaro a Pechino. Ne è la prova il clima amichevoli dei colloqui ufficiali (la cena fra il premier Li Peng e Prodi è terminata al suono di "belle ciao" e "Torna a Surriento") malgrado la "nube" dei diritti umani. Ieri prodi in conferenza stampa ha rimbeccato un giornalista straniero ricordando che "l'Italia non si è affatto arresa sui diritti dell'uomo, ma prosegue una politica di dialogo, l'unica idonea per soluzioni a lungo termine".
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Dall'articolo di Michele Calcaterra
"Prodi promette più Italia in Cina"
"Il sole 24 ore" - 6.7.1997 - pag. 9
I temi di politica internazionale toccati sono stati anche quelli relativi all'ingresso della Cina nel Wto e nell'OCSE (i tempi, secondo i due ministri italiani sono ormai maturi , tenuto conto che le due organizzazioni hanno bisogno dell'apporto di Pechino) che l'Italia appoggia con determinazione, quello del dopo 30 giugno di Hong Kong e quello infine dei diritti umani. A riguardo di quest'ultimo punto, Prodi ha spiegato la posizione italiana secondo cui il problema non si risolve con un semplice documento o una semplice dichiarazione di condanna, ma piuttosto con discussioni e trattative che vadano fino in fondo al problema.