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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 11 giugno 1997
Senato italiano: interrogazione sulla Somalia

INTERROGAZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Ministro degli Affari Esteri

Al Ministro della Difesa

Premesso che:

- alcuni organi di informazione riferiscono che alcuni militari italiani della Folgore sarebbero stati protagonisti di atti definiti come pestaggi e vere e proprie torture nel corso della missione in Somalia;

- che le notizie riferiscono la testimonianza di un graduato italiano al tempo dei fatti;

- che tali notizie sono corredate da immagini fotografiche inequivoche, scattate dallo stesso graduato testimone, che ha rilasciato interviste alla stampa;

- che la stampa riferisce anche che in altra occasione quattro cittadini somali erano stati "salvati" dal comandante del contingente italiano Loi dai gravissimi maltrattamenti di militari italiani, e che mai su tale episodio è stata aperta una inchiesta, mentre il Generale Loi si è limitato a trasferire altrove i militari in questione;

- Il Capo di Stato Maggiore Corcione ha dichiarato, come riferito dalla stampa, che "escludo che ci siano stati maltrattamenti di prigionieri somali. Non è immaginabile";

Per sapere:

1. se risponda a verità l'episodio dei quattro cittadini somali pestati in un container, e quali siano state le ragioni che abbiano indotto il Generale Loi a non operare a che si aprisse una inchiesta;

2. se il generale Loi abbia invece comunicato alla autorità giudiziaria l'evento, e perché alcun atto giurisdizionale sia stato compiuto;

3. se tale omissione possa essere ritenuta passibile di conseguenze giudiziarie e disciplinari;

4. sulla base di quali dati il Generale Corcione abbia dichiarato di escludere categoricamente la veridicità delle notizie e delle fotografie;

5. se rientri nell'ambito dell'etica professionale e militare una affermazione di questo genere da parte del Capo di Stato Maggiore, e se, in caso queste risultassero non vere, esse siano passibili di conseguenze amministrative e penali.

6. se non ritengano di immediatamente agire per correggere i gravi errori del passato, tanto più per essere in corso una missione di forze armate italiane in Albania;

7. quali misure siano state messe in opera dal contingente italiano attualmente in Albania allo scopo di evitare il ripetersi di tali atti;

8. se non ritenga che debba subito operarsi a che le missioni del tipo di quelle in Somalia e in Albania vengano svolte da un corpo europeo permanente per il ristabilimento e il mantenimento della pace.

Piero MILIO

 
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