Ho inviato al senatore Milio la seguente bozza d'interrogazione, che inserisco qui per le evidenti implicazioni transnazionali del problema, che potrebbero essere sollevate anche dai parlamentari europei.
"... premesso che:
- il governo francese ha annunciato di voler smantellare il complesso nucleare "Superphoenix", situato a Creys-Malville, in Alta Savoia, a 150 chilometri da Torino;
- tale complesso era sorto dieci anni fa grazie a capitali provenienti da un consorzio formato in parti uguali dagli enti elettrici nazionali di Francia, Germania e Italia;
- nel novembre del 1987 i cittadini italiani avevano votato all'80% a favore di un referendum che chiedeva l'annullamento della partecipazione italiana alprogetto Superphoenix.
Interroga il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell'Industria, il Ministro dell'Ambiente per sapere:
- quanto è costata ai cittadini la partecipazione al progetto superphoenix;
- quali ricavi ha prodotto tale partecipazione;
- se non ritengano che l'investimento di migliaia di miliardi in tale progetto abbia distolto risorse preziose alla ricerca di fonti alternative e al risparmio energetico;
- se il governo intenda formulare una valutazione complessiva sul futuro dell'industria nucleare europea e mondiale.
P.S. Ricordo che i tre referendum antinucleari sui quali si votò nel novembre 1987 (e che riscossero tra l'80 e il 90% di SI) furono promossi dal Partito Radicale (non ancora transnazionale), dai Verdi e da Democrazia Proletaria, e che l'allora segretario del PR, Giovanni Negri, faticò parecchio per convincere Verdi e DP della necessità ed urgenza degli stessi.