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Partito Radicale Roma - 27 giugno 1997
HONG KONG, L'EX EUROPEA

Il Foglio, 27 giugno 1997, seconda pagina

Il primo luglio, alla cerimonia per il giuramento del nuovo governatore di Hong Kong Tung Chee Hwa, nominato dalla Cina popolare, vi sarà l'ambasciatore del Giappone, mancherà invece il ministro degli Esteri degli Stati Uniti, Madeleine Albright, che tuttavia si recherà presto a Hong Kong per discutere con i rappresentanti della Cina. Il console americano ad Hong Kong, del resto, presenzierà alla cerimonia, assieme a quello britannico: sebbene il Regno Unito intenda avanzare, in sedi internazionali, ricorso contro alcune violazioni cinesi agli accordi presi nel 1989, sulla base dei quali è avvenuto lo scambio di consegne. In effetti i cinesi non hanno rispettato le regole democratiche concordate per il Parlamento e il nuovo governatore. Sembra, poi, che anche la libertà di stampa possa essere indebolita, mentre lo statuto di Hong Kong come regione libera potrebbe subire limitazioni. Metà della popolazione di Hong Kong ha espresso scontento per il nuovo regime.

Ma la Borsa locale sta salendo con una ondata che favorisce soprattutto i titoli delle industrie cinesi, che lì hanno ora il loro avamposto commerciale e finanziario. Nonostante timori ed esodi di uomini d'affari, anche i valori immobiliari di Hong Kong stanno aumentando. Il segnale che il Giappone (affiancato dall'Australia) ha voluto dare, con la presenza ai massimi livelli ufficiali, alla cerimonia di insediamento del nuovo governo sottolinea che, prima dell'Occidente, per Tokyo viene l'Oriente, prima della democrazia (non a casa propria, ma nei grandi stati vicini), vengono gli affari. Invece la Gran Bretagna esce da Hong Kong, con malumori; e tutta l'Europa subisce, nel punto più importante dell'Asia emergente, un arretramento grave. Gli Stati Uniti avanzano anche su questo scacchiere, dopo aver sostituito la Francia nell'Africa equatoriale col crollo del regime di Mobutu. Intenta a creare l'Unione monetaria, l'Europa è priva di politica estera comune e può accaderle ora quello che accade ai paesi medit

erranei nel 600, quando essi furono declassati dai paesi atlantici, a seguito dei nuovi legami fra paesi del Nord dell'Europa e l'America. Ora è l'area del Pacifico, che sta battendo quella dell'Atlantico. Il garante del libero mercato e dei diritti civili di Hong Kong saranno gli Usa, che ne riceveranno i frutti.

 
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