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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 9 luglio 1997
TRANSNATIONAL FAX N·14

Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito radicale transnazionale

Numero 14 del 10 Luglio 1997

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* Redazione: Mihai Romanciuc, Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (IT)

Tel. +39-6-689.791 - Fax 6880.5396 - e-mail radical.party@agora.stm.it

WWW-Url: http://www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it

* Impaginazione e distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89,

Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670.

* Pubblicato in: inglese, italiano, francese, russo e spagnolo.

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Cara amica, caro amico

gran parte di questo numero di Transnational Fax è dedicato all'intervento che il Partito radicale transnazionale, nella sua qualità di ONG con status consultivo di categoria 1 delle NU, ha fatto a Vienna alla Commissione delle Nazioni Unite sulle droghe. Un primo intervento in assoluto in quella sede ma anche - le reazioni l'hanno dimostrato - un intervento che ha spezzato una certa logica del silenzio che prevaleva e prevale tuttora in tante sedi ufficiali sulla natura, sulle cause e sulle conseguenze drammatiche che il flagello del proibizionismo fa pesare sulle nostre società, sull'intero pianeta.

Su un altro importante fronte transnazionale, quello della costruzione, attraverso l'istituzione della Corte Penale Internazionale, di un primo segmento di diritto e di giustizia internazionali, un importante successo di partecipazione e di presa di coscienza è stato conseguito a Parigi in occasione della prima Conferenza regionale organizzata dall'associazione federata al Prt "No peace without justice". La Conferenza, presieduta da Robert Badinter, presidente della Corte Costituzionale francese e Emma Bonino, Commissaria europea, ha visto tra le altre la partecipazione di Boutros Boutros Ghali, già Segretario Generale dell'ONU, Cherif Bassiouni, vicepresidente del Comitato preparatorio dello Statuto della Corte Penale Internazionale, Bernard Kouchner, ministro francese della Sanità, Adriaan Boos, presidente del Comitato Preparatorio.

Molto più preoccupanti e tristi le notizie che ci giungono dalla Cina e, più precisamente dal penitenziario di Tangshan. Wei Jingsheng, il famoso dissidente cinese, Premio Sacharov 1996 del Parlamento europeo, il "nostro" candidato al Premio Nobel 1997, è stato brutalmente picchiato da altri detenuti che sono stati poi premiati dalle autorità carcerarie. Un'ulteriore "reazione" delle autorità cinesi che non può che rafforzare la nostra determinazione a non accettare la politica di cieca collaborazione con Pechino sempre più apertamente perseguita e coltivata dai nostri governi.

La mobilitazione su questi fronti e sugli altri deve essere rafforzata. Le iniziative concrete non mancano. Ciò che purtroppo manca o, quanto meno, è oggi lontano dall'essere sufficiente, sono le scelte da parte di chi ci legge di diventare azionista del Partito radicale transnazionale.

A tutti un caro saluto e buon lavoro!

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ANTIPROIBIZIONISMO SULLE DROGHE

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>> INTERVENTO DEL PARTITO RADICALE ALLE NAZIONI UNITE

Il Partito radicale transnazionale è intervenuto per la prima volta alla Commissione delle Nazioni Unite a Vienna incaricata di preparare la Sessione speciale dell'Assemblea generale sulle droghe che si terrà nel 1998.

Nel suo intervento, il Partito radicale ha sottolineato il fatto che gli stessi documenti ufficiali e rapporti dell'ONU (ultimo fra tutti il Rapporto mondiale appena pubblicato, che valuta nel 8% del commercio mondiale il fatturato del narcotraffico) non possono che confermare i risultati disastrosi delle attuali politiche. Tale constatazione non si è però finora tradotta in alcun tipo di riflessione in seno alle Nazioni Unite sulla necessità di riformare le Convenzioni internazionali, attualmente impostate su un modello rigidamente proibizionista. (Il testo integrale dell'intervento in seconda pagina)

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ABOLIZIONE UNIVERSALE DELLA PENA DI MORTE

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>> IL CASO O'DELL: "NESSUNO TOCHI CAINO" PROMUOVE UNA CAMPAGNA INTERNAZIONALE PER CHIEDERE CHE GLI VENGA CONCESSA LA GRAZIA DA PARTE DEL GOVERNATORE DELLO STATO DI VIRGINIA.

La Corte suprema dello Stato della Virginia ha fissato al 23 luglio la data in cui verrà giustiziato Joseph O'Dell. Ormai a poter fermare il boia è rimasto solamente il Governatore dello Stato della Virginia, attraverso la concessione della grazia. L'associazione "Nessuno Tocchi Caino" che si era già impegnata, con successo, alla fine dell'anno scorso a favore di O'Dell e della revisione del suo processo, ha rilanciato una grande campagna organizzando l'invio via internet e via fax di migliaia di messaggi al governatore George Allen. Con l'aiuto del Partito radicale transnazionale è anche in corso una mobilitazione, all'interno di diversi parlamenti, per l'approvazione di risoluzioni che richiedano la concessione della grazia e la riapertura del processo.

Chi vuole aggiungere la sua voce lo può fare mandando un messaggio all'indirizzo: http://dit1.state.va.us/governor/govmail.htm

oppure via fax Fax: ++1-804-371.6351

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DEMOCRAZIA IN CINA

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>> WEI JINGSHENG PESTATO DA ALTRI DETENUTI

Le notizie che giungono dalla Cina su Wei Jingsheng sono alquanto preoccupanti. Al suo stato di salute che già destava forti preoccupazioni, si è sommato il violento pestaggio, di cui è stato vittima lo scorso mese, ad opera di altri detenuti. Ricordiamo che Wei, candidato al Premio Nobel per la Pace 1997, il più famoso dissidente cinese, sta scontando una pena di 15 anni nel carcere di Tangshan, nella Cina nord-orientale. Secondo quanto hanno raccontato i suoi familiari all'organizzazione Human Rights Watch, Wei è stato brutalmente picchiato da altri detenuti che avrebbero poi usufruito di sconti di pena. Per rilanciare la mobilitazione, il Partito radicale transnazionale inizierà fra pochi giorni una campagna mirata a far approvare dal più grande numero di comuni possibile un ordine del giorno in sostegno alla liberazione di Wei, alla riapertura del suo processo nonché alla sua candidatura a Premio Nobel.

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LIBERTA' PER IL TIBET

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>> TIBET: CONTINUA IL DIBATTITO SUL SATYAGRAHA, LA PROPOSTA DI INIZIATIVA NONVIOLENTA MONDIALE PER LA LIBERTA' DEL TIBET NELLE PAGINE DEL GIORNALE ELETTRONICO "LIBERTA' PER IL TIBET, DEMOCRAZIA IN CINA".

Informazioni su: LIBERTA' PER IL TIBET/DEMOCRAZIA PER LA CINA FAX - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr/

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3. Tramite posta (vaglia postale internazionale): Inviare il versamento a: Partito radicale - Via di Torre Argentina 76 - 00186 - Roma - Italy

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QUOTE 1997: La quota di iscrizione varia per ciascun paese, secondo il criterio dell'1% del PIL. Seguono le quote relative ai paesi di maggior diffusione del bollettino. Per i paesi mancanti rivolgersi alla redazione.

Albania 4 USD - Austria 2.400 ATS - Azerbaigian 3 USD - Belgio 7.000 BEF - Bulgaria 9 USD - Canada 285 CAD - Croazia 30 DEM - Danimarca 1.800 DKK - Francia 1.300 FRF - Germania 460 DEM (area ovest) - Germania 350 DEM (area est) - Irlanda 78 IEP - Italia 365.000 LIT - Paesi Bassi 370 NLG - Polonia 19 USD - Portogallo 11.600 PTE - Regno Unito 126 GBP - Rep. Ceca 19 USD - Romania 10 USD - Russia 16 USD - Spagna 18.000 ESB - Slovenia 85 DEM - Svizzera 500 CHF - Stati Uniti 260 USD - Ucraina 10 USD - Ungheria 19 USD

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ANTIPROIBIZIONISMO SULLE DROGHE: IL DOCUMENTO

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ONU/COMITATO SULLE DROGHE

riunito col mandato di preparare la sessione speciale dell'Assemblea Generale

Vienna, 7-9 luglio 1997

INTERVENTO DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Signor Presidente,

Il Partito Radicale Transnazionale ha già avuto l'occasione d'esprimere le proprie critiche nei confronti della politica adottata fino ad ora dalle NU rispetto al problema delle sostanze sottoposte a controllo internazionale attraverso le Convenzioni internazionali. Questo non ha impedito di prestare comunque la massima attenzione alle analisi effettuate dagli organi competenti. Tali analisi rimangono infatti dei punti di riferimento e rappresentano inoltre il punto di partenza del presente intervento.

Alcuni passaggi del Rapporto 1996 dell'Organo internazionale di controllo degli stupefacenti sono di estrema utilità in quanto dimostrano che i programmi adottati hanno portato ad acuire i problemi esistenti ed a crearne di nuovi, senza che ci sia mai posti il dubbio, pragmatico e non ideologico, che questi programmi, oltre ad essere inefficaci, siano anche dannosi.

Si legge infatti nel secondo paragrafo del primo capitolo: "L'Organo rileva un notevole aumento delle quantità oppiacee, di anfetamine, di altre sostanze psicotrope e di cocaina sequestrate negli ultimi anni (...) Questa evoluzione rivela in parte un aggravamento del problema dell'abuso delle droghe ma è dovuta in uguale misura al miglioramento dei servizi di repressione".

Nel terzo paragrafo: "L'Organo rileva che, nonostante l'inasprimento della repressione, la produzione e il traffico delle droghe, così come la tossicomania, si sono estesi a regioni del mondo fino ad oggi non interessate dal problema".

Nel quarto paragrafo l'Organo arriva alla conclusione che la situazione attuale, mentre colpisce i piccoli spacciatori e consumatori molto più che non i trafficanti, "può generare un sentimento d'ingiustizia in seno alla collettività e minare la fiducia del pubblico verso il sistema della giustizia penale. Molte giurisdizioni subiscono l'effetto combinato di un traffico e di un consumo di droghe illecite acuiti, di una repressione più marcata e di una popolazione carceraria più numerosa";

La parte citata concerne solo uno dei problemi relativi alle droghe: quello delle difficolta incontrate dai sistemi di giustizia penale.

Più esplicitamente, nella sua risoluzione del 9 febbraio 1996, l'Assemblea Generale si diceva "gravemente preoccupata per il fatto che, malgrado i crescenti sforzi degli Stati e delle organizzazioni internazionali attinenti, la domanda illecita di produzione e traffico di droghe e sostanze psicotrope, comprese le droghe sintetiche e le "designer drugs", si è globalmente estesa e di conseguenza continua a minacciare seriamente i sistemi socio-economico e politico e la stabilità, la sicurezza nazionale e la sovranità di un numero sempre crescente di Stati".

A conclusione di queste analisi né l'Organo, né l'Assemblea hanno affrontato il problema delle cause del flagello e dei rimedi che esse richiedono. Da una parte il potere della criminalità legata alle droghe viene ormai freddamente analizzato, quasi si trattasse di una dato incontrovertibile e facente parte in modo inevitabile della nostra epoca e delle nostre società, dall'altra si riafferma che ciò non può impedire di combatterlo con tutte le forze possibili.

Signor Presidente,

Se la Conferenza delle Nazioni Unite dovesse essere preparata con questi presupposti, il futuro sarebbe già segnato. L'esperienza sinora fatta non ha portato alcun beneficio, né diretto né indiretto e tutti i valori di analisi sono sempre più negativi al punto che appare estremamente difficile una correzione dirotta senza una riforma profonda. Come già rilevato, non preoccupa il mancato raggiungimento dell'obiettivo posto dalle Convenzioni Internazionali, quanto i danni causati dalle misure messe in atto per raggiungerlo.

Siamo consapevoli del fatto che le politiche sulle droghe sono di competenza degli Stati nazionali e che il ruolo dell'ONU è piuttosto quello del rafforzamento della cooperazione internazionale. Nel contempo abbiamo potuto constatare con soddisfazione il fatto che, per esempio, il problema dei trattamenti e dei rischi (danni) sanitari legati alle droghe viene oggi presa in considerazione più esplicitamente che in passato.

LE PROPOSTE DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE AL COMITATO PREPARATORIO DELL'ASSEMBLEA GENERALE

Il Partito Radicale Transnazionale, in vista della Conferenza del 1998, sollecita la riflessione:

- sulle politiche adottate in alcuni paesi sottoscrittori delle Convenzioni internazionali (cfr. islamici) per quanto riguarda i prodotti derivati dall'alcool, sostanza non sottoposta al controllo internazionale;

- sul fatto che l'ONU non può continuare a porre dei limiti "minimi" alle pene in vigore senza parallelamente definire e in modo chiaro i limiti "massimi" accettabili. Ci troviamo infatti nella situazione paradossale di vedere sottoposti a critica quei paesi che hanno democraticamente deciso di non perseguire i consumatori, senza che nulla venga rimproverato ai paesi che spesso ricorrono alla pena di morte persino per il semplice possesso di sostanze sottoposte a controllo internazionale;

- sulla necessità che l'ONU si opponga con determinazione ai limiti esistenti in materia di diritto alle cure per i cittadini tossicodipendenti e ai conseguenti ostacoli posti alla libertà terapeutica dei medici.

Il Partito Radicale Transnazionale, in vista della Conferenza del 1998, propone un metodo di lavoro pragmatico: concepire delle scelte politiche con l'obiettivo di governare il problema a partire dall'acquisizione di tutti i dati scientifici oggi disponibili o acquistabili.

A questo fine propone che il Comitato preparatorio commissioni due studi scientifici indipendenti con lo scopo di comprendere l'entità delle riforme da adottare:

- Valutazione costi/efficacia delle Convenzioni Internazionali con particolare riguardo all'andamento del mercato delle sostanze sottoposte a controllo ed all'impatto sui sistemi sociale, economico, sanitario, giudiziario ed istituzionale;

- Valutazione delle recenti acquisizioni scientifiche in materia di sostanze sottoposte o meno al controllo delle convenzioni internazionali ed eventuale proposta di aggiornamento delle tabelle delle sostanze sottoposte a controllo internazionale. Parallelamente andrebbe aperto in seno al Comitato preparatorio un dibattito politico che porti alla revisione delle Convenzioni internazionali. Non siamo i soli a chiedere un tale dibattito. Il Parlamento Europeo, nel suo rapporto sul piano d'azione dell'Unione europea per il 1995-1999, raccomanda la tenuta di una conferenza che "incoraggi la riflessione e l'analisi sui risultati delle politiche in vigore, cosi come sono dettate dalle Convenzioni ONU del 1961, 1971, 1988 in materia, cosi da permettere un'eventuale revisione di dette convenzioni".

Grazie Signor Presidente.

 
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