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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 15 luglio 1997
NOBEL A WEI/ITALIA

COMUNE DI LAZZATE

Provincia di Milano

11 giugno 1997

prot. 8351

MOZIONE CONSILIARE IN FAVORE DEL RIPRISTINO DELLA SOVRANITA' DEL TIBET E A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DEL DISSIDENTE CINESE WEI JINGSHENG A "PREMIO NOBEL PER LA PACE"

PREMESSO CHE:

Il Tibet costituisce da sempre un popolo, una nazione che nel corso delle sue millenarie vicende ha costruito un diritto naturale ed inalienabile a dotarsi della statualità propria e sovrana.

Nelle sedi internazionali, dal 1941 al 1975 si sono susseguiti atti di diritto internazionale che vanno dall 'ONU alla carta di Helsinki, si è consolidato il riconoscimento all'autodeterminazione dei popoli quale diritto naturale e perciò inalienabile.

Nei rapporti bilaterali con la Cina, il governo italiano e la Comunità europea si sono già espressi a favore del riconoscimento della sovranità tibetana.

Il 24 ottobre 1996 il Parlamento Europeo ha assegnato il "Premio Sacharov" a Wei Jingsheng.

La biografia del dissidente cinese Wei Jingsheng è emblematica e illuminante delle persistenti violazioni dei diritti umani da parte delle autorità della Repubblica Popolare di Cina.

Wei Jingsheng nasce nel 1950 a Pechino. Nel 1966, in piena Rivoluzione Culturale, Wei ed altri giovani si raccolgono in un movimento democratico, vogliono distruggere gli archivi segreti della polizia politica. Wei viene fermato e spedito in campagna per un corso di rieducazione, tornato in città trova lavoro come elettricista allo zoo di Pechino.

Il 5 dicembre 1979 affigge al 'muro della democrazia" il suo testo più celebre, 'la quinta modernizzazione', in cui sviluppa il concetto che il progresso economico del paese (le "quattro modernizzazioni" esaltate dal regime) devono trovare compimento nella democratizzazione del sistema. Fonda una rivista, ''Esplorazioni", in cui denuncia la presenza di prigionieri politici, la miseria diffusa, la vendita di bambini nelle strade di Pechino. Solleva un problema fino allora sconosciuto persino nell'ambiente della dissidenza: l'occupazione e la repressione cinesi in Tibet.

Il 29 marzo 1979 è arrestato, subisce un processo farsa ed è condannato a quindici anni di carcere per "atti controrivoluzionari". Pur sottoposto a forti pressioni fisiche e psicologiche, continua a produrre scritti in cui richiede libertà e democrazia, in particolare dalla cella del carcere, invita Deng Xiao Ping ad aprire un negoziato sul Tibet con il Dalai Lama. Nel settembre 1993, sei mesi prima del termine della pena, viene liberato; con tale gesto la Cina vuole ingraziarsi l'opinione pubblica internazionale per ottenere di ospitare le olimpiadi dell'anno 2000; viene preferita l'Australia e il primo aprile 1994 Wei Jingsheng è nuovamente incarcerato senza accusa e detenuto senza che i suoi parenti potessero vederlo né avere notizie su di lui e sulle ragioni della sua detenzione (nonostante che le leggi cinesi impongano alle autorità di avvisare la famiglia del detenuto entro ventiquattro ore dall'arresto). La legge cinese prevede che nessuno possa essere detenuto senza accusa per più di dieci giorn

i. Wei Jingsheng è "ufficialmente" arrestato e incriminato per "attività volte a rovesciare il governo" solo il 21 novembre 1995, dopo 19 mesi di arresto arbitrario.

Nonostante le autorità non siano mai riuscite a dimostrare il

coinvolgimento in attività che possano essere classificate come "criminali'' dagli standard internazionali, il 13 dicembre 1995 Wei Jingsheng è condannato (al termine di un processo durato poche ore) a quattordici anni di carcere più tre anni di privazione de diritti politici: dopo sedici anni di carcere duro le sue condizioni di salute sono estremamente gravi.

CONSIDERATO

CHE L 10 MARZO 1997 SI SONO APERTI A Ginevra i lavori della 53.a sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti universali dell'uomo

Che per tale scadenza il parlamento europeo ha approvato una risoluzione che tra l'altro chiede all' Unione Europea e agli stati membri di attivare tutti i mezzi politici e diplomatici affinché sia approvata una risoluzione sulla situazione volta a chiedere il ripristino dei diritti dell' uomo violati nel Tibet occupato

Che su tale obbiettivo si è verificata la convergenza oltre che degli USA. di tutti gli stati dell'UEO con l'eccezione della sola Francia e dell'Italia. Che il sostegno alla candidatura di Wei Jingsheng a "Premio Nobel per la pace" rappresenta un concreto sostegno a tutti coloro che in Cina lottano affinché, a un quinto della popolazione mondiale siano assicurati i diritti umani e civili fondamentali primo tra tutti il diritto alla libertà di opinione e di espressione

CHIEDE A QUESTO ONOREVOLE CONSIGLIO DI APROVARE IL SEGUENTE DISPOSITIVO

Si chiede al governo Italiano di voler adoperarsi in tutte le sedi internazionali e segnatamente ai lavori della conferenza di Ginevra che si è aperta in data 10 marzo c.a., affinché sia riconosciuta la violazione dei diritti universali dell'uomo e la violazione del diritti all'autodeterminazione dei popoli, fatta ad opera della Repubblica popolare di Cina, nei confronti dei popolinazione sovrani del: Tibet, Turkestan orientale e Mongolia inferiore. Contestualmente si chiede l'immediata scarcerazione di tutti i detenuti politici e la chiusura del campo di internamento forzato di Laogai.

Impegna il Sindaco e la Giunta a trasmettere urgentemente il presente dispositivo ai presidenti di Senato, di Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri quale ultimo responsabile della politica governativa.

Impegna il Sindaco e la Giunta ad inviare il presente dispositivo al Comitato "Nobel per la pace", al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Esteri, ai presidenti della camera dei deputati e del senato della repubblica, ai presidenti della commissione Esteri di Camera e Senato, ai presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato, all'Ambasciatore a Roma della Repubblica Popolare di Cina.

Gruppo Consigliare

Lega Nord per l'indipendenza della Padania

__

COMUNE DI LAZZATE

PROVINCIA DI MILANO

Letto, Confermato e sottoscritto

.

IL PRESIDENTE

CESARINO MONTI

IL SEGRETARIO

ANGELO SPASARI

Si certifica che questa deliberazione e' stata affissa. in copia all'Albo in data odierna e vi rimarrà pubblicata per quindici giorni consecutivi sino al 23 luglio 1997

Dalla Residenza Municipale

IL SEGRETARIO

 
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