Roma, 23 luglio '97 - Il caso O'Dell ha mobilitato l'opinione pubblica italiana, il Parlamento e il Governo anche perché l'Italia ha conquistato la leadership internazionale nella battaglia per l'abolizione della pena di morte. Su iniziativa di Nessuno tocchi Caino la battaglia in sede Nazioni Unite è iniziata nel '94 con il Governo Berlusconi ed è proseguita in Commissione diritti umani quest'anno dove il Governo ha visto approvata una storica risoluzione contro la pena di morte. Per la prima volta la pena capitale è stata considerata una questione rilevante sotto il profilo dei diritti umani ed è stato chiesto ai Paesi nei quali è prevista di applicare una moratoria delle esecuzioni. La Cina - dove si conusma la quasi totalità delle esecuzioni nel mondo , gli Stati Uniti - dove le esecuzioni sono per noi ancor più inaccettabili proprio perché sono una democrazia , i paesi africani e arabi sono tutti nel mirino della Comunità internazionale. Joseph O'Dell è riuscito a mostrare il volto dei detenuti nel braccio della morte in America. E' diventato un simbolo della battaglia contro la pena di morte. Fino all'ultimo momento utile speriamo che si salvi e non ci rassegniamo al rito macabro delle esecuzioni. E da domani la battaglia abolizionista continua alle Nazioni Unite. In questo senso chiediamo all'Italia e a tutti i paesi contrari alla pena di morte di porre la questione come priorità nei rapporti bilaterali di cooperazione politica, economica e giudiziaria.
TIME @ "d MMMM yyyy" 23 luglio 1997
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