Deputato della Sinistra Democratica
"Il bisogno di uno strumento internazionale permanente di intervento è testimoniato dalla situazione che sta vivendo la Bosnia. Io sono stato in Bosnia in una missione parlamentare, ho visitato i nostri militari, lo Sfor, la Nato. Ho discusso con le varie parti in campo, i croati ed i musulmani.
So che ci sono tensioni, e si dà per scontato che la missione Nato rimarrà lì ancora ben oltre il giugno '98. Anche perché il piano di pace di Dayton va avanti a rilento, è contraddittorio. Non basta la presenza militare.
Bene, in Bosnia l'Europa non c'è. Ci sono gli Stati Uniti. Le tensioni continuano, la situazione è peggiore che in Albania. C'è pace perché non c'è guerra, e non c'è guerra perché c'è la Nato. Se la Nato venisse via i tre eserciti riprenderebbero le armi. Parlo della questione Bosnia per un motivo evidente. La presenza di una forza militare, professionalmente capace, di tutta l'Unione europea significherebbe insieme una unità specializzata ai fini del mantenimento della pace - non certo per fare la guerra, e la testimonianza dell'esistenza di una volontà politica comune dell'intera Europa. Per questo ho presentato la mozione."