Dopo la non risposta del segretario del Pr alla mia richiesta di chiarimenti su chi e come in questo partito, dopo il rilancio della campagna iscrizioni con Rutelli a RR, mi sento di fare alcune riflessioni sul partito.Ho il timore che il Pr stia nella stessa spirale del neo-sciolto Movimento dei Club Pannella, divenuto/tornato -nella sua proiezione e immagine- Lista Pannella, cioe' un gruppo d'azione politica senza struttura se non quella di segreteria non politica di una persona che fa politica per conto suo. La differenza c'e', e' evidente. Mentre nella Lista c'e' solo una persona, nel partito c'e' la forte presenza e ispirazione sempre di Pannella, ma con un gruppo -in parte eletto e in parte di investitura- che svolge anche le funzioni di segreteria politica, e con una serie di contatti e capacita' che li rendono autonomi dal padre ispiratore. Altrimenti, col cavolo che un calcolatore millimetrico come Rutelli si sarebbe messo nelle mani di Pannella. C'e', quindi, una situazione dove un personaggio della stazza ddel Sindaco di Roma si sente di starci in modo visibile perche' puo' essere lui ad oscurare la stella di Pannella e non viceversa. E' una differenza, con la Lista, non secondaria, che fa si' che il Pr si possa
dire partito, pur con tutti i limiti interni che il suo essere partito ha rispetto al proprio statuto.
In un partito non ideologico e a tematiche e' un bene che Rutelli e altri come lui ci siano. Servono molto e possono fare molto per il raggiungimento degli obiettivi che ci prefiggiamo.
Ma Rutelli, Ciaurro, Battiato, Toscani e altri personaggi di richiamo, non bastano.
Bravo, mi si dira': questo lo sanno tutti: occorre anche la casalinga di Ponte a Poppi e il disoccupato delle miniere del Sulcis e il contadino del Burkina Faso. E infatti la Tesoreria del partito si sta muovendo a 360 gradi per cercare iscritti, non risparmiando alcuno che in questi anni di vita del Pr abbia avuto un qualche contatto con le nostre battaglie.
Ma il Partito Radicale non e' la Lista Pannella o il disciolto Movimento omonimo. Se a questa esperienza italiana occorre guardare con molta attenzione per moltissime cose, ce n'e' una, invece, da cui occorre prendere le distanze, ed e' quella che ha portato il Movimento alla sua logica dissoluzione: la mancanza di organizzazione che facesse sentire l'ultimo iscritto parte di un tutto e non solo pedina cosciente di un cervello operativo.
Cosi' com'e' oggi e come si sta continuando a fare, il partito corre questo pericolo. Partito di Sindaci e personaggi vari che -comunque convinti delle battaglie in corso- lo usano come vetrina (e a noi ci sta molto bene), e che partecipano marginalmente alla "vita di partito", se non in momenti in cui sono chiamati come consiglieri del re: riunioni di consiglieri resi tali solo dalla necessita' contingente del segretario e/o Pannella, ma non un partito che discute al suo interno di cio' che e' in corso e di come farlo meglio, con chi e' deputato a farlo, coinvolgendo tutti coloro che lo vogliono, in varie fasi e momenti.
Perche' questo lo vedo come un pericolo? Perche' il partito radicale ha bisogno di militanti, a differenza della Lista Pannella, che ha solo bisogno di organizzazione efficiente e professionale intorno a Pannella. E i militanti non sono solo quelli che danno 365.000 lire (anzi spesso chi si iscrive non e' militante, perche' gia' impegnato altrove), ma sono quelli che -sempre iscritti o iscrivendi- partecipano alla vita del partito, costruendo la sua politica attraverso azioni coordinate che devono essee stimolate dai dirigenti, e dal segretario innanzitutto.
Qui invece il segretario, non solo non risponde alle domande, ma fa finta di di risponderti con l'elenco delle battaglie in corso e dicendoti quanto e' faticoso farle, e senza uno straccio di indicazione, scadenza, momento, luogo in cui tu -anche ultimo arrivato- possa cominciare ad essere operativo.
Questo e' il miglior modo per finire come il Movimento dei Club Pannella. Solo che mentre li' c'e' rimasto Pannella con il suo nome ..... e gli basta, qui ci rimane un gruppo con un nome che per essere operativo ha bisogno anche di militanti, perche' altrimenti le manifestazioni a Ginevra non si fanno con un pulmann di toscani, o i sindaci che issano le bandiere non si trovano solo in Toscana e nel resto del mondo e d'Italia, le manifestazioni contro l'arrivo di Castro a casa Agnelli non si fanno a Firenze e a Roma, i digiunatori per il Tibet non possono essere toscani, del resto del mondo e italiani, .... e mi fermo qui con gli esempi.
Il Partito Radicale ha forza se, per esempio, il lavoro di Marco Perduca all'Onu riesce a scatenare una mobilitazione che rende il partito visibile a chiedere in ogni dove (dal consiglio di quartiere ai parlamenti nazionali) quel che Marco cerca di far discutere e passare in questa o quella sottocommissione o commissione. E per fare questo occorrono i militanti (non importa se Sindaci o meno, comunque anche non Sindaci); gli iscritti e gli iscrivendi sono militanti se l'oggetto delle loro attenzioni non e' solo la sede di via Torre Argentina o il deserto di questa conferenza telematica, ma e' un partito che non puo' essere solo nelle loro capacita' di essere e divenire partito, ma anche nelle capacita' dei suoi dirigenti di portarlo e costruirlo fra loro.
Il momento che stiamo vivendo in questi mesi, puo' essere di grande crescita se sapremo raccogliere anche questa possibilita', altrimenti resteremo come l'ex Movimento divenuto Lista, che non e' come il nulla (ce ne fossero ....), ma non e' uno strumento per vincere e aggregare, per sua stessa ammissione.
E il partito radicale deve crescere lui attraverso le sue battaglie. E' la dimensione transnazionale che lo impone. Nel partito transnazionale non c'e' l'equivalente di Pannella in Italia quando c'era il Movimento dei Club. La Bonino e' un'altra cosa, anche se all'Onu e' piu' conosciuta di Pannella. Il partito radicale puo' e deve avere un insieme didiversi leader e figure emergenti in varie parti del mondo, ma li potra' avere a condizione che sia lui per primo ad esistere, come partito.
A meno che -mi si consenta questo dubbio- stiamo parlando di un altro partito.