Da "Il Corriere della Sera" del 12 agosto 1997 - pag. 5
RUTELLI TORNA A RADIO RADICALE: MOSSA ELETTORALE? "SONO ISCRITTO AL PARTITO "
Il sindaco di Roma interviene contro la pena di morte. L'allargamento della sua maggioranza a lista Pannella e patto Segni pare vicino
ROMA - Abito estivo d'un bel blu elettrico. Camicia button down. Abbronzatura moderata. Cravatta scura. E' così: sobrio, elegante e manageriale che Francesco Rutelli, sindaco di Roma si è presentato ieri nella sede di Radio radicale. Per un filo diretto con gli ascoltatori. Il secondo in una settimana, dopo cinque anni di assenza. Dopo una lunga parentesi di freddezza con Marco Pannella, trasformatasi in gelo quando il leader radicale ha appoggiato il Polo e il governo Berlusconi.
Perciò, inevitabilmente, il ritorno del sindaco di Roma all'ovile pannelliano da cui è partito venti anni fa, viene interpretato come una mossa legata alle elezioni comunali orami vicine. Alla riconferma in Campidoglio, per un secondo mandato da sindaco della capitale.
D'altra parte, non è un mistero che da qualche tempo gira la voce di un allargamento della maggioranza rutelliana alla lista Pannella e al Patto di Mario Segni.
Ma il sindaco non conferma. Anzi. Dice che lui è tornato dopo tanto tempo ai microfoni della radio che lo ha visto nascere alla politica soltanto per sostenere il rilancio del partito radicale transnazionale. Soltanto per partecipare alla battaglia per l'abolizione della pena di morte. "All'azione spirituale della Santa sede e del Papa contro la pena capitale si può affiancare un'iniziativa più politica sfruttando anche la mobilitazione dei radicali. Secondo un sondaggio quasi il 70 per cento dei romani è contrario". Finora sono 3.256 gli iscritti al Partito radicale, tra cui 8 sindaci e 32 parlamentari di tutti gli schieramenti: l'obiettivo è di arrivare a 10.000 entro ottobre.
"Sono sempre rimasto iscritto al Partito radicale", ricorda. "E' da venti anni che rinnovo la tessera". E ancora: "Il Partito transnazionale racchiude in sé persone di idee diverse, talora contrastanti, che però sono unite da ideali comuni e dal valore delle grandi battaglie che questo partito propone. Ad esempio, la battaglia contro la pena di morte".
Battaglie trasversali, insomma, e trasversale sembra essere anche l'arco di forze che Rutelli vuole chiamare attorno a sé per la battaglia elettorale. Il riferimento al Giubileo e ai cattolici è costante. E non è mancato nemmeno ieri. Il legame con i radicali, riconfermato e ostentato, potrebbe adesso costituire l'occasione per aggregare altri consensi.
Dice il sindaco: "Possiamo considerare una grande vittoria di civiltà che oggi il partito radicale tra i suoi iscritti annoveri anche parlamentari di An, un partito che, proveniente dal vecchio Movimento sociale, faceva della pena capitale un suo cavallo di battaglie".
E proprio questo argomento sarà invece, in termini diametralmente opposti, il cavallo di battaglia della campagna elettorale di Rutelli al Campidoglio. "Il Comune di Roma - dice Rutelli - deve promuovere una campagna internazionale contro la pena di morte e per l'istituzione di un tribunale militare internazionale che giudichi i crimini di guerra e le violazioni di diritti civili e umani in ogni parte del mondo. Sempre qui a Roma - rimarca il primo cittadino della capitale - abbiamo un più che valido alleato, il Papa, che trasferirà questo messaggio nel Giubileo".
F.Sa.