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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 12 agosto 1997
CAMPAGNA ISCRIZIONI DEL PR: CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO RUTELLI

Da "La Stampa" del 12 agosto 1997 - pag. 2

UN "DIPIETRISTA" FRA I RADICALI

La tessera anche a Rutelli, Martelli e Alemanno (destra sociale di An)

Veltri: "Ma sul garantismo abbiamo idee diverse"

ROMA - Il partito radicale chiude la campagna di tesseramento, e nell'elenco dei suoi iscritti compaiono degli "insospettabili". Cosa ci fa, ad esempio, il "dipietrista" Elio Veltri nel movimento del supergarantista Marco Pannella? E che "c'azzecca" Giovanni Alemanno, esponente della destra sociale di Alleanza nazionale?

Tra le sorprese, spiccano Enzo Scotti, l'ex vice segretario socialista Claudio Martelli, Paolo Cento. Si segnala, poi, il "ritorno" del sindaco di Roma, Francesco Rutelli.

Tutti hanno pagato almeno la quota "minima" di 365 mila lire (la quota "consigliata" è di 500 mila lire).

Quasi tutti motivano la loro adesione con le campagne radicali contro la pena di morte e per l'istituzione di una tribuna internazionale che giudichi i crimini di guerra.

Così Elio Veltri, uno dei parlamentari più vicini ad Antonio Di Pietro, non vede alcuna incoerenza rispetto alla linea storicamente "garantista" del pr. "Io - spiega - mi sono iscritto al partito radicale transnazionale perché intende lottare contro la pena di morte e contro i crimini di guerra. Mi hanno anche parlato di una battaglia per organizzare il diritto alla legalità a livello internazionale".

Su tutto il resto, dunque, Veltri non vuole confondere le sue posizioni con quelle di Pannella. "Sul garantismo abbiamo idee diverse - sottolinea . In nome delle garanzie, Marco riuniva, senza distinguere, tutti gli inquisiti dimenticandosi cosa era successo in Italia. Per non parlare poi del modo con cui si arrivò al referendum sulla responsabilità civile dei giudici".

Francesco Rutelli, invece, assicura di non aver mai abbandonato il partito radicale che, a suo giudizio, annovera tra i successi l'adesione di esponenti di An che storicamente facevano della pena di morte un cavallo di battaglia.

Secondo il sindaco di Roma, contro la pena di morte il partito radicale può vantare un altro "valido alleato": il Papa in persona.

[r. r.]

 
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