Roma, 19 agosto 1997
OLIMPIADI A ROMA: CHE IL SINDACO RUTELLI PROPONGA AL MONDO LA COSTITUZIONE E LA EDIFICAZIONE DI UN DISTRETTO OLIMPICO EXTRATERRITORIALE MONDIALE, SI TENGANO O MENO A ROMA I GIOCHI DEL 2004.
LETTERA APERTA DI PAOLO PIETROSANTI AL SINDACO DI ROMA
Paolo Pietrosanti, cieco e Consigliere Generale del Partito Radicale Transnazionale, ha oggi rivolto al Sindaco di Roma Rutelli la seguente lettera aperta:
"Caro Francesco,
sai bene che non ho espresso in questi mesi alcuna contrarieta' anzi... alle Olimpiadi di Roma del 2004 soprattutto perche' non credo che i grandi o grandissimi eventi debbano automaticamente risultare dannosi, ma possano essere anzi latori di benefici di vario genere, a certe chiare condizioni. Mi ha infatti negativamente sorpreso che il dibattito e lo scontro si sia svolto sul fare o meno le Olimpiadi, invece che mi sarebbe sembrato assai piu' ragionevole sul COME candidarsi, organizzarle, farle.
Non ho pero' dubbi che il sistema delle olimpiadi sia oggi sempre meno adeguato, e che occorra una svolta forte, culturale, anche.
Per questo rivolgo in primo luogo a te una proposta, che ti chiedo di fare tua; e che non dubito affatto possa essere consona alle tue sensibilita' e intelligenza politiche.
E dunque una domanda: credi che il pianeta, magari il sistema dell'ONU che e' punto di riferimento tanto essenziale quanto da riformare profondamente possa costituire ed edificare un "Distretto olimpico" che non appartenga territorialmente a nessuno stato, ma a tutte le nazionalita', e quindi a tutti gli individui, del mondo?
La naivite' di una tale proposta come sono certo intendi bene e' soltanto apparente.
La globalizzazione e' una realta' straordinaria, ma rischia di essere fonte di tragedie, se non avremo la capacita' di associare a quel fenomeno oggi esclusivamente economico una progressiva globalizzazione delle istituzioni, cioe' del diritto internazionale, e della sua forza oggi quasi inesistente.
Lo sport puo' tornare con concretezza e senza ipocrisie a unificare le genti e le persone, che insieme si determinassero a creare la nuova Olimpia, magari proprio in Grecia, o altrove nel mondo.
Un grande distretto ONU mondiale dello sport, da edificare chiamando le migliori intelligenze architettoniche e urbanistiche del mondo. Un Distretto capace di sperimentare e prefigurare altre istituzioni, altri edifici, quelli della politica globale delle emergenze e del governo dei grandi terribili problemi dell'umanita'. Un distretto nel quale riunire il mondo intero ogni quattro anni, con le televisioni e le nuove reti della comunicazione.
Occorre lanciar subito una tale proposta, Francesco; per il 2004 comunque non vi sarebbe tempo, ma per tutte le altre Olimpiadi del nuovo millennio potra' essere edificato il nuovo pacifico Distretto federale mondiale dello sport, e magari dei congressi, degli incontri, del lieto stare insieme tra genti diverse e diversissime.
Ma anche se le Olimpiadi del 2004 venissero decise per altrove che a Roma, questa proposta sarebbe una proposta grande e adeguata alla citta' quella nostra che la formulasse. Una citta', di fronte all'evidente inadeguatezza e al fisiologico deperire degli stati nazionali come li conosciamo da oltre due secoli.
Certo, ci vorrebbe coraggio e intelligenza. Ma in giro ce n'e' ancora."
Per informazioni: 06/689791.