sulla Prevenzione delle Discriminazioni eProtezione delle Minoranze
49a Sessione
15 Agosto 1997
La Sotto Commissione sulla Prevenzione delle Discriminazioni e Protezione delle Minoranze ha iniziato il suo dibattito sui diritti dell'uomo delle popolazioni autoctone. Erica Irene Daes, Presidente del Gruppo di lavoro delle popolazioni autoctone, ha presentato il rapporto di tale gruppo di lavoro: 887 persone hanno partecipato ai lavori dell'ultima sessione, cio' mostra come il Gruppo di Lavoro sia il principale foro internazionale per le questioni dei popoli autoctoni. Nonostante il fatto che il Gruppo di lavoro non sia stato in grado di determinare una definizione globale della nozione di "popolazioni autoctone", esso ha chiaramente espresso la sua volontà di continuare il dibattito su tale questione. Il Gruppo di lavoro ha anche deciso di affrontare, nella prossima sessione, il tema "popolazioni autoctone, educazione e lingua". Erica Irene Daes ha anche ricordato che il Progetto di dichiarazione include vari articoli sulla terra e le risorse naturali delle popolazioni autoctone.
Vari esperti hanno preso la parola, tra questi l'esperto cinese Fan Guoxiang che ha sottolineato il problema della definizione di "popolazione autoctona" e soprattutto l'importanza di chiarire la differenza tra popolazioni autoctone e minoranze. Fan Guoxiang ha ricordato la necessità di trovare una definizione di popolazione autoctona che sia accettabile da tutti in vista dell'adozione del progetto di dichiarazione sul diritto delle popolazioni autoctone.
Tra le Organizzazioni non Governative è intervenuto il Partito Radicale Transnazionale, rappresentato da Olga Cechurova, che si felicita per la crescente presa di coscienza dell'opinione pubblica sulla questione delle popolazioni autoctone. In effetti sono stati pochi i governi che hanno mostrato interesse durante i lavori preparatori del progetto di dichiarazione dei diritti delle popolazioni autoctone. Alcuni governi cercano di limitare i diritti di queste popolazioni nella dichiarazione. Il progetto di dichiarazione costituisce una normativa minima per la sopravvivenza delle popolazioni autoctone e dovrebbe essere adottato senza nessuna modifica. In particolare un certo numero di Stati asiatici continua ad insistere sulla necessità di trovare una definizione per le "popolazioni autoctone" al fine di frenare il processo di redazione di questo progetto. Olga Cechurova ha ricordato che senza la partecipazione delle popolazioni autoctone la futura dichiarazione perderebbe la sua importanza. I governi che si o
ppongono a questa dichiarazione pensano che il diritto internazionale non sia chiaro sulla questione dell'autodeterminazione. Il Partito Radicale Transnazionale ha affermato che questo diritto è quello di tutti i popoli, incluse le popolazioni autoctone. L'adozione della dichiarazione sui diritti delle popolazioni autoctone ridarebbe speranza ai popoli della Papuasia Occidentale, dei Chittagong Hill Tracts, agli Ogoni e a tutti coloro i cui diritti continuano ad essere violati; una attenzione maggiore deve essere accordata alla protezione dei loro diritti.