Caro DupuisMi sono iscritto al PR nel 1995, non avendo possibilità di pagare l'iscrizione l'anno successivo, ho militato , digiunato, volantinato , venendo a Ginevra, facendomi portare in questura perchè intenzionato ad esporre la bandiera tibetana davanti al presidente del parlamento cinese ecc ecc..
Sono piccole cosine con nessunissima influenza sugli equilibri geopolitici e democratici del globo, ne sono cosciente, ma comunque danno la possibilità di coivolgere e far capire anche a livello locale alcune battaglie.
Ascolto via RR, quello che il PR fa in sede ONU, le azioni di lobbing, gli interenti pubblici ecc ecc
Ora, mi son posto un problema: vorrei reiscrivermi per 1997 ma mi pare che il mio contributo alle lotte in cui credo possa esser solo di carattere economico. Non è poco, potresti dire, ma allora mi chiedo qual'è la differenza con una semplice adesione a Greenpeace o ad Amnesty International?
Il PR è un partito o no? In che cosa lo dimostra?
Non vorrei fare l'Asor Rosa di turno ma mi sembra che il PR stia vivendo esclusivamente dell'attività della sua segreteria, un pò come ha fatto prima di chiudere il Movimento dei Club Pannella, e che la politica militante, quel coinvolgere alla pari anche l'ultimo arrivato sia stata espunta.
Congressi, consigli federali, mobilitazioni coinvolgimento della base, non solo caccia all'iscritto, potrebbero essere rivitalizzate.
Tornando all'esempio del MCP, questi ha deciso con un Congresso di svolgere attività politicacon pochi e retribuiti collaboratori, ma il PR non mi sembra abbia fatto nulla del genere. O no?
Potrei apparire polemico, ma voglio solo capire e ti sarei grato se in questa sede tu potessi rispondermi.
Grazie.
Dario Russo