NOTA DI PAOLO PIETROSANTI, CONSIGLIERE GENERALE DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
Roma, 31 agosto 1997
Non e' la prima volta e spero non sia l'ultima: occorre levare lodi al Pontefice della chiesa cattolica per due espressioni, due posizioni espresse in questi giorni.
Le scuse rivolte a Parigi per i massacri di fine XVI secolo ai danni dei Protestanti Ugonotti sono state atto di grande qualita' morale e intellettuale. Tardivo per la chiesa, assai meno per la persona di Giovanni Paolo II - nonostante tutto quanto puo' pure addebitarsi a questo pontefice rispetto alle sue volonta' ecumeniche.
E le parole di oggi a Castengandolfo sull'Algeria, e soprattutto il durissimo editoriale di ieri dell'Osservatore Romano, che ha rotto il silenzio, e' stato atto importante, anche perche' proprio di un'autorita' e di un magistero religioso senza sconfinamenti.
Il Papa di Roma ha reso evidente uno scandalo senza fine, e che conta tra i suoi autori, per complicita', tutti e ciascuno.
La tragedia dell'Algeria, che e' tragedia di vite umane spezzate a centinaia e migliaia, e di silenzi, di assenza dell'Europa e del mondo - rivela un intreccio di complicita' paradigmatico, nei suoi effetti, del vero grande male del mondo di oggi: la assenza di autorita' del diritto sul piano internazionale. Paradigmatico, perche' e' in Algeria evidentissimo quanto ai formidabili interessi economici sovranazionali (che molto coinvolgono anche l'Italia) non corrispondano poteri e autorita' politici e democratici paralleli, parallelamente sovranazionali. E se qualche nucleo di questi pure esiste, brilla per la sua assenza, proprio in virtu' della limitatezza dei suoi poteri e delle sue impotenze di oggi.
Cosa si aspetta?