A partire da questa mezzanotte tra settembre e ottobre l'iscritta radicale bulgara Iliana Derlipanska ha intrapreso l'iniziativa personale di un digiuno di dialogo con le autorita' nord-coreane affinche' accettino gli aiuti umanitari e la democrazia."Per almeno tre o piu' giorni - ha detto Derlipanska - voglio provare la fame, sentirmi come quella povera gente che sopravvive a malapena, se non muore, con soltanto dieci grammi di riso al giorno a causa del regime dittatoriale che li governa".
Il punto di riferimento in Bulgaria del Partito radicale si sta mobilitando per valorizzare l'iniziativa dell'iscritta Derlipanska, non escluse azioni presso l'ambasciata a Sofia della Repubblica popolare "democratica" di Corea.
L'iniziativa richiama alla memoria lo stesso periodo dell'anno scorso, quando furono duecento i cittadini bulgari a digiunare per la liberta' del Tibet per una analoga causa di diritti umani e civili.