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Conferenza Partito radicale
Manfredi Giulio - 6 ottobre 1997
Segnalo, seppur in ritardo, ennesimo articolo di Barbara Spinelli su "La Stampa" di venerdì 3 ottobre.
La Spinelli prende spunto dal processo che si aprirà mercoledì prossimo a Bordeaux contro Maurice Papon, funzionario del regime collaborazionista di Vichy, che fra il '42 e il '44 organizzò la deportazione di 1560 ebrei in direzione prima di Drancy e poi di Auschwitz; Papon rimase nei ranghi dell'amministrazione francese sotto De Gaulle e Pompidou, per poi divenire ministro durante la presidenza Giscard. Fu smascherato dal giornale satirico "CAnard enchaine". Nel 1961 e 1962 Papon era prefetto di Parigi e in piena guerra d'Algeria organizzò due massacri nella capitale: uno causò la morte di 200 manifestanti algerini, decine dei quali furono ritrovati cadaveri nella Senna; un altro si abbattè su 9 manifestanti anti-Oas (la milizia segreta che combatteva l'indipendenza algerina). (negli stessi anni, 1961 e 1962, Marco Pannella era a Parigi, corrispondente del "Giorno", e partecipò ad azioni anti-Oas...).

La cosa che mi ha colpito è che la Spinelli attacca giustamente la tendenza a denunciare con fermezza stragi e genocidi passati, dimenticandosi di quelli attuali e ricorda che fusolo Jacques Chirac, il 16 luglio 1995, ad ammettere per la prima volta la responsabilità della Rpeubblica francese nella Shoahy (notate, il 16 luglio 1995, quando era in atto la pulizia etnica dei serbi a Srebenica; il 28 giugno 1995, a Cannes, agli studenti spagnoli che gridavano "No pasaran" (i serbi in Bosnia) un Marco Pannella particolarmente ispirato replicava "ils sont dejà passèe, mentre gli altri parlamentari europei attorno a lui gli esprimevano il loro disaccordo e lo invitavano a terrmniare l'intervento...).

Il problema è che la Spinelli indica poi come esempio di stermini dimenticati i Gulag sovietici, dimenticandosi i ben più attuali "laogai" cinesi...

Solo un Tribunale Internazionale permanente può scongiurare di riscrivere i massacri della storia con il passo del gambero...

 
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