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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Marco - 27 ottobre 1997
DROGA/NAZIONI UNITE

Sintesi sullo stato di avanzamento dei lavori dell'ONU in materia di droghe, con qualche accenno di proposta.

L'AGENDA

L'8-9-10 giugno 1998 si terrà a New York la Sessione speciale dell'Assemblea generale dell'ONU sulla questione droghe ("narcotic drugs" è il termine utilizzato).

Si prevede che l'Assemblea generale approverà:

1) Una dichiarazione politica che (parola di Arlacchi) "riaffermi il forte impegno degli Stati membri di considerare il controllo delle droghe come loro priorità a livello sia nazionale sia internazionale"; tale dichiarazione, che pare sia già stata redatta nei suoi elementi essenziali, sarà formalmente proposta dalla Commissione droghe che, in veste di comitato preparatorio dell'Assemblea Generale, si riunirà a Vienna a febbraio;

2) Una dichiarazione sui principi guida di riduzione della domanda, già preparata dalla Commissione droghe all'inizio di ottobre (il Partito Radicale Transnazionale era presente e ha consegnato un intervento scritto);

3) Una serie di proposte per il rafforzamento del sistema internazionale di controllo delle droghe. In particolare sono già stati affrontati dalla Commisssione droghe i seguenti temi (su ciascuno dei quali il partito è stata l'unica NGO che ha preso la parola è che ha distribuito ai delegati copia dell'intervento):

- droghe sintetiche;

- precursori chimici (sostanze chimiche "ausiliarie" nella produzione di droghe);

- cooperazione giudiziaria internazionale;

- lotta al reciclaggio di danaro sporco;

L'unico punto che la Commissione droghe deve ancora trattare è quello delle politiche di eradicazione delle coltivazioni illecite (5 dicembre).

Il 3 e 4 dicembre la Commissione droghe approverà anche il bilancio del cosiddetto Programma delle Nazioni Unite di Controllo delle Droghe (UNDCP), cioè l'organo operativo dell'ONU sotto la direzione di Arlacchi. Il bilancio dell'UNDCP e coperto solo per il 10% dal budget ordinario dell'ONU. Il 90%, cioè la quasi totalità della spesa per i programmi operativi in loco, è coperta da donazioni "straordinarie" da parte di alcuni Stati membri. L'Italia in particolare è il maggiore finanziatore dell'UNDCP.

Segnalo che uno dei grandi progetti previsti per l'anno prossimo è quello del finanziamento del presunto impegno dei Talebani in Afghanistan nella lotta contro la produzione di droghe..

Per finire, anche l'anno prossimo il 26 giugno sarà giornata mondiale per la lotta alla droga.

AZIONI POSSIBILI

Intervenendo davanti al terzo comitato delle Nazioni Unite Arlacchi, sollecitato da una domanda del delegato della Turchia, ha ricordato che finora nessuno Stato membro ha legalizzato alcunchè nè ha ritirato il proprio impegno a rispettare le Convenzioni.

Effettivamente in nessuna delle riunioni da noi seguite vi è stato alcun acceno di critica al sistema proibizionista. Mi pare dunque che non si possa realisticamente prevedere di incidere sul processo istituzionale, in buonissima parte già completato, di preparazione dell'Assemblea generale di giugno.

I testi che saranno approvati a giugno avranno un valore politico senz'altro rilevante, visto che la quasi totalità dei Paesi del mondo concorderanno con la continuazione della "guerra alla droga", ma nessuno effetto giuridicamente "obbligatorio" per gli Stati membri.

Per quanto riguarda le NGO, non vi è finora segnale di grande mobilitazione. Esistono due Comitati di NGO, a Vienna e a New York, che non paiono dotati di una strategia definita (anche se va detto che ne abbiamo da poco scoperto l'esistenza). Esiste una rete di organizzazioni, delle quali fa parte il gruppo Abele, che propongono la revisione delle Convenzioni internazionali sulla base della necessità di rispettare le diversità culturali e i diversi modelli di sviluppo propri di ciascun Paese. Cercheremo di capirne qualcosa di più in una riunione che questi terranno tra breve a Torino.

Il Partito Radicale Transnazionale potrebbe, grazie anche al suo status consultivo di I categoria al Comitato Economico e Sociale, raggruppare le organizzazioni in favore della revisione in senso antiproibizionista delle Convenzioni internazionali. La forma potrebbe essere quella di una "coalition" sul modello di quella esistente per il Tribunale internazionale, che abbia semplicemente lo scopo di "connettere" le varie organizzazioni, anche quelle che hanno obiattivi "parziali" (riduzione del danno, depenalizzazione, ecc...), per l'organizzazione di una manifestazione "anti-Convenzioni ONU" l'8 giugno a New York, accompagnata da parallela "mobilitazione telematica".

L'organizzazione della "coalition" ci consentirebbe di entrare in contatto con soggetti potenzialmente "sensibili" anche rispetto alle azioni nonviolente che la lista Pannella sta portando avanti in Italia, per arrivare poi ad organizzare una manifestazione con disobbedienze civili "internazionali" (coinvolgendo cittadini stranieri in Italia o facendole direttamente all'estero) sulla legalizzazione di tutte le droghe, magari il 26 giugno in occasione della giornata mondiale per la lotta alla droga.

 
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