Una settimana fa, a Belgrado, è stato assassinato Zoran Todorovic, direttore della Beopetrol (la seconda società petrolifera del Paese), incaricato delle privatizzazioni in SErbia. Su Todorovic ho trovato una citazione nel libro "Jugoslavia - Il nuovo Medioevo" di Gigi Riva e Marco Ventura (Mursia, Milano, 1992): "...Mirjana Markovic (la moglie di Milosevic), professoressa di marxismo-leninismo alla facoltà di politologia dell'università... passata anche nelle pagine di cronaca mondana per una supposta affettuosa amicizia con un ex allievo, Zoran Todorovic, salito in breve alla carica di presidente dell'Alleanza socialista di Belgrado prima di essere, altrettanto in breve, destituito dallo stesso Milosevic per <>..."."La Stampa" di Torino ci informa che "come <> Todorovic ha avuto Dragan Tomic, attuale facente funzione di presidente serbo, leader del Parlamento e direttore generale della <> (la più grande compagnia petrolifwera jugoslava)...". Per approfondimenti su Dragan Tomic vi segnalo i testi n. 12354 e 13006 in questa conferenza.L'omicidio di Todorovic è l'ultimo di una serie in cui spicca l'uccisione, nel'aprile scorso, del generale Radovan Stojicic, detto <>, vice ministro dell'Interno e capo della polizia. Sul ruolo svolto da Stojicic e da altri esponenti della nomenklatura serba nelle operazioni di <> in Croazia e Bosnia vi rimando all'illuminante articolo apparso su "The Guardian" del 3 febbraio scorso (la data è importante), ripreso dalla rivista "Internazionale" (n. 43 del 21 marzo 1997) ed inserito in questa conferenza al n. 12907.Chiudo segnalando l'articolo "Algeri come Belgrado" di Barbara Spinelli su "La Stampa" di oggi: in Algeria sta nascendo un movimento di opposizione che si rifà espressamente a quello sorto un anno fa per contestare i brogli elettorali di Milosevic.Il leader di tale movimento, Said Sadi, così si esprime: "Il movimento è in alternativa radicale rispetto a Sant'Egidio e alle tesi del governo italiano. Gli accordi di Roma videro alcune forze algerine di opposizione allinearsi sulle tesi degli islamisti, e accettare l'idea di una preminenza assoluta della sharia, della legge coranica. Questa volta GLI islamisti di Nahnah si associano a un movimento di opposizione laica, e accettano di battersi non già per valori islamici ma repubblicani: per i valori fondamentali dello Stato di diritto come la neutrlità dell'amministrazione o le elezioni libere...".