Nel numero 3 del 14/10/97 del periodico in lingua italiana "Italiani in Bulgaria", l'articolo in seconda pagina (economia) sul corridoio di trasporti numero otto, intitolato "Lo sviluppo e' una ferrovia e la ferrovia non e' una utopia", finisce cosi':
[...] Un appello in tal senso, promosso sempre nel 1993 dalla "Association radicale transbalcanique" di Sofia, su sottoscritto da oltre 500 parlamentari dei paesi interessati, di cui 80 albanesi, 92 bulgari, 75 macedoni, 42 moldavi e ben 148 romeni, ma anche deputati turchi, ucraini ed italiani.
Il numero 4 del 23/10/97 dello stesso foglio, in sesta pagina (storia) un articolo su Carlo Felice di Robilant (ministro degli esteri italiano nel 1886-87 che si prodigo' per la causa indipendentista bulgara) intitolato "Il fascino discreto della nobilta'" menziona cosi' anche il suo discendente Filippo:
[...] Oggi Filippo di Robilant ha 38 anni e lavora a Bruxelles come assistente della commissaria europea per gli aiuti umanitari Emma Bonino, e anch'egli era nel gruppo che ha vissuto ore di paura nel recente increscioso episodio del breve arresto della commissaria europea e della giornalista televisiva Christiane Amanpour da parte dei fanatici fondamentalisti talebani [...]
Nel numero 5 del 2/11/97 del medesimo giornale, nel resoconto in seconda pagina della visita a Sofia di Scalfaro si legge tra l'altro:
Il capo dello stato [...] era accompagnato da una delegazione di una quindicina di persone tra le quali sua figlia e il sottosegretario agli esteri Piero Fassino che ha incontrato la prima signora della diplomazia bulgara, Nadezhda Mihailova, con la quale ha discusso il regime dei visti per i passaporti diplomatici e la solita, vana e retorica "collaborazione nella lotta al narcotraffico", fingendo come sempre di ignorare che il gigantesco affare mafioso e' semplicemente causato dal folle proibizionismo sulle droghe [...]
Nello stesso numero il paginone centrale (storia) e' interamente dedicato a riprendere ampi stralci dell'articolo di Giuseppe Loteta "Un giorno a Sofia" pubblicato da "Astrolabio" del 6 ottobre 1968 sull'arresto di Marco Pannella ed altri militanti radicali che il 24 settembre di quell'anno distribuirono nella capitale bulgara migliaia di volantini antimilitaristi contro l'invasione sovietica dell'allora Cecoslovacchia e furono espulsi dalla Bulgaria dopo 24 ore di interrogatori della polizia segreta.