(ANSA) - PECHINO, 16 NOV - NON CI SONO BUONE NOTIZIE PER ORA

PER LA FAMIGLIA DI WANG DAN, IL LEADER DEL MOVIMENTO STUDENTESCO

DEL 1989, CONDANNATO LO SCORSO ANNO A 11 ANNI CON L'ACCUSA DI

SOVVERSIONE, RIMASTO ORMAI L'UNICO DISSIDENTE INTERNAZIONALMENTE

NOTO ANCORA IN PRIGIONE.

''NON C'E' NESSUNA NOVITA' - DICE ALL'ANSA LA MADRE - MA

ABBIAMO QUALCHE SPERANZA IN PIU' ''.

WANG DAN, 28 ANNI, HA GIA' SCONTATO TRE ANNI E MEZZO DI

CARCERE IN RELAZIONE ALLE DIMOSTRAZIONI DEL 1989. RIARRESTATO

NEL 1995, E' ORA DETENUTO NEL NORD EST DELLA CINA, A UNA

GIORNATA DI TRENO DA PECHINO. ''FA MOLTO FREDDO LA' E LE SUE

CONDIZIONI DI SALUTE RISCHIANO DI PEGGIORARE ULTERIORMENTE'',

DICE LA MADRE, CHE LO HA VISTO L'ULTIMA VOLTA DUE GIORNI FA.

LA FAMIGLIA HA CHIESTO PIU' VOLTE ALLE AUTORITA' CHE WANG

DAN, IL QUALE HA PROBLEMI RESPIRATORI E ALLA PROSTATA, VENGA

RILASCIATO PER CURE O QUANTOMENO TRASFERITO A PECHINO. FINO AD

OGGI LA RICHIESTA E' STATA RESPINTA. DI RECENTE IL MINISTRO

DELLA GIUSTIZIA XIAO YANG HA DETTO CHE WANG DAN ''E' STATO

CURATO E STA BENE''.

IL GIOVANE DISSIDENTE, IN PASSATO, SI ERA RIFIUTATO DI

LASCIARE LA CINA, ALLA DOMANDA SE ABBIA CAMBIATO IDEA, LA MADRE

HA SOLO RISPOSTO: ''NON NE ABBIAMO MAI PIU' PARLATO, IN OGNI

CASO NON SIAMO NOI A POTER DECIDERE''.(ANSA)